Cpo Pineto, il Comune chiarisce: “nessun immobilismo. Avviate le procedure per la sostituzione delle dimissionarie”

Intorno alla Commissione Pari Opportunità di Pineto è scoppiata una vera e propria polemica. Dopo le dimissioni di tre consigliere, tra ieri e oggi sono arrivate quelle di altre due componenti.

Dalle dimissionarie il dito puntato contro l’amministrazione, in particolare contro il primo cittadino Robert Verrocchio e contro l’assessore al sociale Marta Illuminati, da cui arriva la replica.

“Ci dispiace constatare che quanto sta accadendo in seno alla Cpo di Pineto, con le conseguenti strumentalizzazioni politiche, di fatto ne ledano l’immagine. Riteniamo che un organismo così importante debba essere tutelato e salvaguardato, evitando polemiche e lavorando per la sua operatività”, commentano all’unisono Verrocchio e Illuminati.

“La Commissione per le Pari Opportunità ha compiti e funzioni fondamentali per promuovere l’uguaglianza tra i generi e rimuovere gli ostacoli che costituiscono fattori di disparità. Dopo le dimissioni delle componenti Cristina Marcone, Adele Mazzocchitti e Laura di Paolantonio, dovute a quanto appreso a divergenze interne, prendiamo atto della volontà delle consigliere Marina Ruggieri e Massimina Erasmi di rassegnare le loro dimissioni. Le consigliere comunali, come nel loro caso, sono membri di diritto di questo organismo, ma la scelta di non parteciparvi resta comunque una valutazione personale che non possiamo non rispettare. Naturalmente sono state già avviate le procedure di sostituzione dei membri dimissionari con diritto di voto e confidiamo nel ritorno alla piena operatività della Cpo che tanto ha dato e tanto potrà dare alla comunità”.

“Nessun immobilismo da parte nostra – concludono gli amministratori – dapprima abbiamo evitato interferenze, lasciando piena autonomia alla Cpo per risolvere al suo interno le incomprensioni di carattere personale che non vanno strumentalizzate, l’assessorato al ramo in sinergia con la giunta, ha anche provato a favorire un incontro. La questione non è politica e meritava la nostra discrezione. Auspichiamo al più presto il ritorno alle sue attività di questo organismo che per molte persone, soprattutto quelle in difficoltà, rappresenta un importante punto di riferimento sul territorio”.

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