Covid19 Pineto: le proposte di Fratelli d’Italia per migliorare la già difficile situazione

Pineto. “Mentre il dibattito pubblico è ormai focalizzato su come far ripartire le attività, sullo sviluppo di tesi per la frequentazione delle spiagge e sugli aiuti concreti ai cittadini, l’amministrazione pinetese si sveglia dal lungo letargo”. A dirlo è il circolo di Fratelli d’Italia Pineto, secondo cui il Comune avrebbe solo fatto “critica costante all’operato del Presidente Marsilio e della Giunta Regionale”.

 

“Dopo il fremito di vitalità dello scorso 13 febbraio, quando nonostante si percepissero già i primi segnali della crisi da Covid-19 il Sindaco e la Giunta decisero di imporre un aumento fino al 50% della tassa di soggiorno malgrado le contestazioni nel merito del nostro circolo e il parere contrario espresso dalle categorie di settore”, l’amministrazione pinetese si sarebbe svegliata lo scorso 20 aprile, nel giorno del consiglio comunale online. “Consiglio comunale a dir poco mortificante. Sui contenuti dell’emergenza legata al Coronavirus il sindaco ha svolto il compitino scolastico, mentre sarebbe stato il caso che, anziché impegnarsi esclusivamente in una discussione su fatti già noti da tempo (la surroga di un ex consigliere comunale), la maggioranza si fosse preoccupata di relazionare sulle istanze dei cittadini, portare proposte per il futuro, progetti per la riapertura, suggerire come alleggerire il carico fiscale e impositivo alle famiglie pinetesi”.

Le proposte di Fratelli d’Italia per Pineto. “Noi, diversamente, guardiamo agli aspetti concreti della vita quotidiana cittadina. Con riferimento alla Tassa sui Rifiuti, chiediamo al Comune di rimandare di almeno tre mesi le scadenze dei pagamenti della TARI, soprattutto per le utenze commerciali e produttive (ristoranti, bar, pub, negozi, artigiani, imprese, alberghi ecc.) e, in ogni caso, anche per quelle domestiche, dare la possibilità di rateizzare il pagamento (5/6) rispetto a quanto normalmente previsto in modo da alleggerire i contribuenti. In materia di Tosap, già attenzionata dall’amministrazione, chiediamo l’esenzione dal pagamento del canone per le attività economiche rimaste ferme durante l’emergenza sanitaria oltre al differimento del canone per quelle che indirettamente hanno subito un pregiudizio. Per quanto riguarda i servizi scolastici occorre prevedere un rimborso per i cittadini che hanno pagato per intero i servizi comunali, servizi che, a causa dell’emergenza da Covid-19, non hanno potuto sfruttare. In alternativa si potrebbe prevedere un credito da usare per il prossimo anno scolastico. È necessario predisporre apposite deliberazioni, nell’esercizio della potestà regolamentare, attraverso le quali si innalzino i limiti dimensionali delle insegne in modo da sgravare dall’imposta comunale sulla pubblicità gli esercizi commerciali rimasti fermi. Sul tema legato al turismo riproponiamo la necessità di sospendere il pagamento dell’imposta di soggiorno. Infine, sentite le istanze e le proposte delle associazioni di categoria, sarebbe necessario che dal bilancio comunale o dall’utilizzo delle somme derivanti dalla tassa di soggiorno della scorsa stagione, si ricavasse una quota da impiegare in una strategia di marketing volta al rilancio del comparto turistico”.

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