Colonnella, cattivi odori: la Regione ferma la Stam. Il provvedimento

Colonnella. Dalla diffida alla sospensione dell’autorizzazione ambientale per sei mesi. Si chiude, per il momento, il caso dei cattivi odori della Stam: l’azienda di Vallecupa di Colonnella che produce fertilizzanti organici.

 

Il servizio rifiuti e bonifiche della Regione, infatti, nelle ultime ore ha prodotto un documento che cristallizza la sospensione immediata dell’attività e comunque per i prossimi sei mesi. Nello specifico viene sospesa l’autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2017 all’azienda che, ora, per poter riottenere una validazione ambientale della stessa natura dovrà mettersi in regola e rifare daccapo le procedure previste.

La vicenda dei cattivi odori. La questione, anche alla luce di una serie di sollecitazioni in arrivo dal territorio per la vicenda dei cattivi odori, era tornata d’attualità lo scorso mese di agosto quando l’Arta effettuò alcune verifiche nell’impianto aveva rilevato il superamento dei valori delle emissioni in atmosfera per l’ammoniaca. Inoltre, anche i sistemi di depurazione in dotazione non consentivano di ridurre entro i limiti tale aspetto. La relazione tecnica dell’Arta ha poi originato i pass successivi: con la diffide della Asl e della stessa Regione che aveva dato tempo all’azienda di mettersi in regola entro il 31 ottobre. Le ulteriori verifiche, dello scorso mese di febbraio, hanno evidenziato (come si legge delle determina della Regione) come solo in parte le prescrizioni erano state rispettate. Ecco, dunque, che negli ultimi giorni la Regione ha chiuso il procedimento di diffida con la sospensione dell’autorizzazione (e dunque dell’attività) per sei mesi.

Il commento. “Questa situazione aveva creato nel corso degli anni diversi problemi alla cittadinanza e all’intero comprensorio”, commenta il sindaco Leandro Pollastrelli, “ e il provvedimento della Regione chiude la vicenda. Da parte nostra sono stati compiuti tutti i passi necessari, anche con un ricorso al Consiglio di Stato (ancora pendente, ndr), perché continuiamo a ritenere che l’autorizzazione ambientale, relativamente ad alcuni parametri, non poteva essere rilasciata. Abbiamo atteso il provvedimento della Regione, che ora è finalmente arrivato, e ora tutto si ferma e nell’ipotesi in cui l’ter dovesse ripartire, il Comune avrà un ruolo attivo nelle decisioni”.

 

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