Civitella del Tronto. Pazienti Covid in arrivo alla casa di riposo “Alessandrini” da strutture esterne.
L’interrogativo, lapidario alla luce di notizie raccolte, è condensato in una nota che le organizzazioni sindacali (segretari provinciali e della funzione pubblica) hanno inviato in giornata al prefetto di Teramo, al sindaco Cristina Di Pietro, al presidente della Asl1 e al direttore generale della Asl.
Tale situazione è emersa a margine della riunione che si è tenuta un prefettura alla luce della drammatica situazione economica che investe la Asp1.
E per aver lumi su questa situazione, i sindacati hanno posto, pubblicamente, alcuni interrogativi.
La casa di riposo Alessandrini di Civitella è dotata della idonea impiantistica per ospitare pazienti Covid?
“Se, come abbiamo appreso“, si legge nella nota, “i vertici della ASP1 hanno chiesto alla Protezione Civile di intervenire, non escludendo l’intervento dei sanitari militari, il personale della casa di riposo di Civitella è formato per trattare pazienti Covid?
Il personale, già stremato perché deve farsi carico dei turni di lavoro dei colleghi che hanno contratto il virus, ha gli adeguati Dispositivi di Protezione Individuale per curare pazienti Covid?
Gli ospiti della casa di riposo non contagiati hanno la possibilità di essere isolati, di non entrare in contatto con gli ospiti positivi al Covid?
È stato aggiornato il documento di valutazione dei rischi di quella struttura?
Il tempo per avere risposte alle nostre domande è pochissimo perché ad essere a rischio è la vita degli anziani della Casa di Riposo Alessandrini e la salute della lavoratrici e dei lavoratori”, si chiude la nota.