Campli. Ridotte le tariffe del trasporto scolastico a Campli. In prossimità della ripresa delle lezioni, la giunta comunale guidata dal sindaco Federico Agostinelli ha operato un taglio alle tariffe degli scuolabus che erano state definite durante la gestione commissariale.
” Operazione non semplice” sottolinea il sindaco Agostinelli, ” per due ordini di motivi. Il fatto che il bilancio era stato già approvato durante la gestione commissariale e molte risorse, arrivati a questo punto dell’anno, erano state stanziate o addirittura già spese.
Inoltre, lo scorso 6 giugno, quindi dopo la definizione delle tariffe da parte del Commissario, la Corte dei Conti, ha stabilito la non obbligatorietà del servizio e, soprattutto, la non gratuità. In altre parole, in nessun modo sarà possibile esentare completamente le famiglie dal pagamento per il servizio stesso”.
Il taglio delle tariffe del trasporto scolastico è stato perfezionato attraverso una rimodulazione della fasce ISEE.
Il costo massimo supererà la cifra di 130 euro (cioè il costo per la III fascia di reddito ISEE). La rimodulazione, inoltre, ha consentito di ridurre a 110 euro la tariffa annuale per la II fascia e stabilire a 90 Euro all’anno la tariffa per la I fascia.
“Per andare quanto più possibile incontro alle esigenze delle famiglie”, aggiunge il sindaco, “abbiamo introdotto la possibilità di rateizzare il pagamento (2 rate annuali), a differenza della delibera del Commissario che imponeva il pagamento in unica soluzione. Resta poi confermata l’esenzione dal pagamento per il terzo figlio.
Le tariffe stabilite dal Commissario erano esageratamente alte. Le abbiamo ridotte il più possibile, in una situazione – lo ripeto – in cui il bilancio era già approvato e la Corte dei Conti ha stabilito la non gratuità del servizio.
Qualcuno dirà che si poteva fare di più. Abbiamo fatto molto. Di certo, sarebbe impossibile fare peggio di chi oggi dice che non è abbastanza, ma che quando ha amministrato ha affrontato il primo giorno di scuola con gare per l’affidamento del servizio in ritardo, pulmini fermi e studenti a piedi. Ricordate il 2013?”
