Bollette non pagate nel nuovo housing care a Teramo: paga Ater (per ora)

“Alla luce della delicata situazione venutasi a creare nel condominio denominato ‘Fabbrica del benessere’ in via Balzarini a Teramo, a seguito dei ripetuti solleciti dell’Enel relativi ad una serie di bollette scadute, che l’amministrazione condominiale non è stata in grado di onorare a causa della mancanza di liquidità, l’Ater, che è proprietaria di 34 abitazioni, 19 delle quali già assegnate, ha deciso di intervenire con un provvedimento d’urgenza, per rimediare al distacco delle utenze”.

A farlo sapere la stessa azienda.

“Nei fatti, l’azienda provvederà a saldare le fatture Enel scadute, sia per la quota parte relativa ai 15 appartamenti ancora sfitti, sia per la ben più corposa quota parte di tutti gli assegnatari, con una spesa totale di 12.267 euro. Trattandosi di un condominio di recente realizzazione, che adotta soluzioni tecnologiche avanzate, il distacco delle utenze condominiali provoca infatti l’interruzione di una serie di servizi essenziali, quali la luce condominiale, l’ascensore e soprattutto il riscaldamento. Un problema al quale l’Ater vuole porre rimedio, intervenendo immediatamente con il saldo del credito vantato dall’Enel, in modo che l’utenza potesse essere riallacciata, cosa che è regolarmente avvenuta alle 21,40 di questa sera”.

C’è una logica dei numeri e una logica delle coscienze – spiega la presidente dell’Ater Maria Ceci – la sfida di chiunque si trovi ad amministrare è quella di coniugarle, cercando di fare in modo che i valori dei  numeri non siano mai più importanti del rispetto del fondamentale valore dell’umanità: garantire la fornitura dell’energia elettrica, in quel condominio, significa essere vicini a quelle famiglie in un momento di grande difficoltà, assicurando ad esempio la certezza del riscaldamento proprio mentre le giornate si fanno più fredde”.

Va sottolineato che si tratta di un gesto solidale, di una soluzione per gestire l’emergenza ed evitare ulteriori conseguenze spiacevoli per gli assegnatari, non certo di una cancellazione del debito, visto che alla soluzione per l’immediato dovrà ovviamente fare eco una formale diffida agli assegnatari per il recupero delle somme dovute, con soluzioni e piani di rientro che saranno concertati in seguito.

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