Alba Adriatica. Rabbia e malessere corrono sul web. Comprese le foto di bollette (già scadute) che presentano importi, molte volte, decisamente maggiorati rispetto al consueto.
Una situazione già nota, nella vicina Tortoreto dove le fatture dell’acqua erano state recapitate nelle scorse settimane, ma che anima la discussione attorno ad un’operazione (conguagli sulle fatture della Ruzzo Reti) che per molti cittadini si è materializzata in una situazione economica difficile, complessa, acuita dai riverberi della pandemia e nel piano di quelle che sono le scadenze della fine dell’anno.
E se da un lato il tema delle bollette recapitate oltre la scadenza, è stato chiarito dalla dirigenza della Ruzzo Reti, la questione fatture “ingrossate” anima un dibattito, che è anche politico. E su una questione che tante proteste continua a generare tra gli utenti, per una serie di ragioni, si innestano le riflessioni di Domenico Di Matteo, presidente del Comitato civico Val Vibrata-Monti della Laga.
“In un contesto difficile per le famiglie“, spiega Domenico Di Matteo, che è anche consigliere comunale a Tortoreto, “la Ruzzo Reti ha deciso di effettuare un conguaglio a partire dal 2018, che nella sostanza per tanti utenti ha assunto le sembianze di una batosta alle porte di Natale.
Nessuno discute sul fatto che i cittadini debbano pagare per i consumi. Quello che non è accettabile è far accumulare cifre sostanziose, che a volte cubano migliaia di euro, che poi comprendono consumi che vanno dall’acqua potabile e gli oneri di depurazione e il servizio di fognatura. Sotto questo profilo, tutta l’operazione andava gestita meglio.
Rateizzazione. ” I dirigenti della società potrebbero rispondermi che le fatture possono essere rateizzate”, prosegue Di Matteo, ” ma non devono essere i cittadini ad elemosinare una soluzione di questo tipo. È la Ruzzo Reti che, per compensare un proprio errore clamoroso, dovrebbe avvisare i cittadini della possibilità di rateizzare oppure dovrebbe spalmare direttamente il dovuto in più bollette.
Chiediamo al gestore conguagli per periodi non superiori ai sei mesi, non solo per non mettere in difficoltà gli utenti, ma anche per fare chiarezza, anche per consentire all’utente di controllare con attenzione. Anche perchè in molti si lamentano del fatto che mettersi in contatto con la società acquedottistica, in questo periodo, è un’impresa complicata”-