Assemblea nazionale Anci: presente anche il sindaco di Teramo

Teramo. Il sindaco Gianguido D’Alberto, anche nel suo ruolo di Presidente ANCI Abruzzo, sta partecipando, da questa mattina, ad una importante assemblea dell’organismo che riunisce i primi cittadini di tutta Italia per proporre alcune concrete richieste al Governo e al Parlamento, afferenti le funzioni esercitate in ambito politico, sociale ed amministrativo.

Con l’assemblea odierna i sindaci rivolgono ai primari organi dello Stato, alcune richieste il cui denominatore comune è l’affermazione concreta di un principio di uguaglianza e pari dignità con le altre cariche elettive e di governo.

“Ho rappresentato la mia esperienza – dichiara Gianguido D’Alberto – e ho avuto così modo di confermare in maniera diretta e con la narrazione dei fatti, tutto quanto dà sostanza alle attività, alla funzione del sindaco. È per questo che ho inteso sottolineare quanto il riconoscimento delle richieste sia importante anche per ciò che attiene la dignità del sindaco che è espressione della dignità della comunità. Quella del sindaco è una figura che, se messa in condizioni operative adeguate, può sprigionare dalla comunità le sue più importanti energie e può garantire la rappresentanza nella maniera più vicina agli interessi e alle attese. Non a caso tale figura è delineata con inequivocabile nettezza nella stessa Costituzione, laddove nell’articolo 114 vengono riconosciute e promosse le autonomie locali, assegnando loro l’adeguata autorevolezza istituzionale e amministrativa”.

Negli anni in cui le istituzioni ed il sistema dei partiti venivano travolti dalla bufera giudiziaria di Mani Pulite, veniva introdotta l’elezione diretta del sindaco, al fine di rinnovare la fiducia dei cittadini nelle entità governative e, negli anni, tale figura è diventata sempre più centrale nel sistema democratico, così da consentire di creare un legame forte fra elettore ed eletto. A conferma di ciò vi è l’attività che i sindaci hanno svolto durante la pandemia, quando sono diventati, nei fatti, l’architrave della comunità, accogliendo i bisogni e le domande, rappresentando le istanze e le esigenze e ponendosi come figura di riferimento nei rapporti con tutti gli altri organismi amministrativi, sanitari e politici del paese.

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