Da Arsita al The Guardian: festival Valfino al canto, orgoglio abruzzese

“Mad for folk”, letteralmente “Pazzo per il folk…lore”. E’ con questa descrizione che il festival ‘Valfino al canto’ è finito sul noto quotidiano britannico The Guardian. Quello di Arsita, infatti, è tra i migliori festival popolari in Europa.

 

Per chi non lo sapesse, Valfino al canto è una kermesse di musica, gruppi ed incontri, giunta quest’anno alla XXIII edizione che si svolgerà ad Arsita il 9-10 e 11 agosto. “Si tratta di una festa dove vengono offerte numerose opportunità culturali, momenti di ascolto, di riflessione e di divertimento. La festa di “Valfino al Canto”, propone una modalità espressiva vicina alla cultura di tradizione contadina, dove il canto e la musica sono innanzitutto pratiche spontanee, legate alle occasioni religiose e profane della vita, alla comunità sociale che ne è portatrice, alla trasmissione diretta attraverso le generazioni.  Valfino al Canto è una festa musicale unica che sceglie di essere ‘senza palchi e senza amplificazioni’ per dare spazio a chi ha voglia di esprimersi e di divertirsi”.

Nell’articolo del giornale inglese, ad un tratto, si dice: “Non c’è nulla di nostalgico in questo festival, in quanto la musica tradizionale è ancora parte della vita rurale italiana, con più generazioni di famiglie che scendono nel villaggio per tre giorni, per condividere ed imparare canzoni popolari”. Nulla di più vero e rappresentativo di questo evento.

Citata non solo l’Italia (compare anche la Sardegna), ma, della Regione Abruzzo, un piccolo comune di 817 abitanti nella provincia di Teramo: una grandissima soddisfazione, quindi, per tutti noi abruzzesi, vedere la nostra terra comparire al fianco di grandi città europee.

Motivo di orgoglio è soprattutto per gli organizzatori: l’Associazione Altofino di Arsita, la Pro Loco, l’ASD Arsita e ovviamente il Comune che da oltre venti anni, con passione e sacrifici, portano alla ribalta il valore della tradizione.

Edizione 2018

Anche l’edizione di quest’anno proporrà una grande varietà di appuntamenti e spettacoli: oltre alla ricchezza del calendario musicale, vanno ricordati di seminari sulle danze e le musiche popolari e i laboratori di realizzazione artigianale di strumenti musicali. Per quel che riguarda l’aspetto gastronomico, ricordiamo l’ormai abituale sodalizio di Valfino al Canto con la sagra del “coatto”, antico piatto pastorale a base di carne di pecora bollita con particolari erbe aromatiche, tipico di Arsita. Oltre a ciò, i buongustai potranno addentrarsi nella cosiddetta “via del gusto”, lungo la quale saranno allestiti punti di assaggio e vendita di specialità di produzione locale. Ancora una volta, alle ore 21 del 9 agosto, ad aprire la festa sarà la folle processione della santa Flurijì (il cui nome significa “fiorire” nel dialetto arsitano), santa estranea all’agiografia canonica e frutto dell’immaginazione degli organizzatori, che nel corso degli anni è stata assunta come protettrice della festa, dei suonatori e di tutte le fioriture.

(Foto di Mattia Di Bernardo)

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