Alba Adriatica, spiaggia di alimentazione: c’è l’ok dalla commissione VIA

Alba Adriatica. Avanti tutta con la spiaggia di alimentazione con il progetto licenziato dalla Regione che prevede un maxi-ripascimento a rilascio controllato con due barriere sommerse (perpendicolari alla linea di costa) nei primi 140 metri del litorale nord di Alba Adriatica.

 

La considerazione è implicita alla luce delle deduzioni tecniche della commissione Via (valutazione di impatto ambientale) della Regione sul progetto di ingegneria marittima sulla riviera di Alba Adriatica, conosciuta oramai come spiaggia di alimentazione. La commissione Via, infatti, nella sostanza non ha accolto nessuna delle otto osservazioni presentate nei giorni scorsi dagli operatori turistici, dal Comitato anti-erosione, dall’amministrazione comunale, da uno dei titolari degli chalet di quella zona e dal locale circolo del Pd. Ciascuna delle osservazioni è stata disquisita da un punto di vista tecnico e, sotto questo profilo, non accolte.

 

E’ stata ribadita la valenza e l’efficacia dell’intervento sulla scorta dello studio morfo-dinamico, anche in ordine alle coste sottoflutto e in ordine alla stabilizzazione della linea di costa. E questo soprattutto per la presenza di due opere rigide, fugando anche quelle che erano alcune delle perplessità emerse in sede di osservazione anche per il costante monitoraggio. Non accogliibile nemmeno le proposte alternative (solo ripascimento da parte delle associazioni e barriere orizzontali, invece dei pennelli, opzione che era gradita da nessuno o quasi, proposta dal Comitato), che andrebbero poi a vanificare il cuore del progetto, che parla di spiaggia di alimentazione a rilascio controllato. Intervento che ha una vita di 5 anni, come riportato nelle varie relazioni tecniche.

I tempi dell’intervento. Il sottosegretario alla giunta regionale, Umberto D’Annuntiis, ha ribadito nei giorni scorsi (ora a maggiore ragione dopo l’ok sulla Via) di voler prevedere l’intervento già per l’estate 2021. Entro un paio di settimane si conta di affidare i lavori (in urgenza e con il massimo ribasso) e poi effettuare le opere che prevedono, da relazione, un ingombro temporale di 13 settimane. Ovviamente c’è da parametrare il tutto con i tempi della stagione balneare, ancora ricca di incertezze. Qualora questo percorso non fosse possibile, per il 2021, è già pronto il piano b: ampio ripascimento con fondi e autorizzazioni già disponibili. Che sarebbe in ogni caso, per l’attuale stagione, una panacea importante per il tratto maggiormente in erosione in attesa poi della successiva spiaggia di alimentazione. Ora, dopo il passaggo odierno, è attesa la conferenza dei servizi, altro passaggio necessario per ottenere altre autorizzazioni.

 

 

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