Alba Adriatica, postazione del 118: senza medico e infermieri con il contagocce

Alba Adriatica. La convenzione parla chiaro: il mezzo di soccorso della Croce Rossa di Alba Adriatica, per la gestione del servizio del 118 deve avere il medico a disposizione in estate e l’infermiere nel turno diurno tutto l’anno.

 

Da due anni, però, la Asl non rispetta alla lettera la convenzione perché il medico, a queste latitudini, non si vede, mentre l’apporto degli infermieri è veramente ridotto all’osso. Il medico sull’ambulanza è assicurato, come da convenzione, sono in estate mentre gli infermieri solo nel servizio diurno. Fin qui quello che dice la convenzione, che però è disattesa: perché il medico non c’è praticamente mai, mentre gli infermieri assicurano la presenza sempre. Nel mese in corso, 10 giorni su 30.

E non è solo una questione legata al personale, ma di natura operativa per il soccorso. In caso di attivare un primo mezzo di soccorso avanzato sul territorio, infatti, con la presenza sul mezzo di personale sanitario, l’ambulanza parte dall’ospedale più vicino e comunque Giulianova o Sant’Omero.
Questo tipo di situazione, ovviamente, pone anche dei tempi diversi in caso di interventi sul territorio dove il fattore rapidità diventa fondamentale.

In caso di dolore toracico di sospetto infarto (patologia tempo-dipedente) è necessario che l’ecg, che può essere effettuato da un infermiere e non da un volontario. Per non parlare anche dal fatto che lo stesso infermiere può prendere un accesso venoso e iniziare una terapia medica sotto indicazione del medico della centrale del 118.
Piccoli esempio di quella che è la situazione per la funzionalità della postazione del 118, dove medico e infermiere sono messi a disposizione della Asl mentre l’associazione di volontariato, la Croce Rossa nel caso di specie, garantisce in virtù della convenzione il mezzo, l’autista e il soccorritore.

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