Alba Adriatica, piano traffico e mobilità ciclistica: ecco le novità

Alba Adriatica. Introduzione delle zone 30 nella maggior parte delle strade cittadine. Sensi unici, percorsi ciclabili e pedonali capaci di creare un reticolato utile per unire l’intero territorio e scoraggiare anche l’uso delle vetture.

Sono diversi gli elementi di novità previsti nel nuovo piano urbano del traffico e della mobilità ciclistica ad Alba Adriatica. I due strumenti di pianificazione della mobilità sono stati illustrati nel corso di un’assemblea pubblica, molto partecipata. Si tratta di uno studio attorno al quale poi saranno fatte le valutazioni del caso in vista della sua applicazione pratica.

Serata introdotta dall’assessore alla mobilità Nicolino Colonnelli e dal sindaco, Antonietta Casciotti. Che nella circostanza hanno ribadito che nulla è stato ancora adottato (solo il Biciplan, ma per poter partecipare a dei bandi per potenziali finanziamenti) e che il percorso di adozione e di successiva approvazione degli strumenti di mobilità saranno oggetto di confronto ulteriore e di analisi sulle proposte tecniche.

I due piani della mobilità sono stati illustrati dai professionisti incaricati dall’Ente: Nicola ed Errico D’Errico (piano traffico) e Alessandro Tursi (biciplan). Che nella loro esposizione sono partiti da una serie di dati, alla situazione esistente e alle simulazioni in fatto di viabilità, fermo restando che i due strumenti, per la loro efficacia, sono stati pensati in simultanea e dunque anche la loro applicazione deve andare di pari passo.

Incidentalità. Alcuni aspetti, durante la relazione, hanno evidenziato delle criticità in termini di viabilità. Il 62% degli incidenti rilevati ad Alba Adriatica sono stati con feriti e il 7% ha coinvolto pedoni, soprattutto sul lungomare. C’è anche una sorta di classifica sull’incidentalità, e sugli assi viari che presentano problematiche maggiori sotto questo aspetto.

Simulazione. Dallo studio dei dati, poi, si è passati alla simulazione di ipotesi viarie e di mobilità ciclistica e pedonale. E dunque dai sensi unici capaci anche di prevedere ciclabile e spazi pedonali (via Mazzini, lungomare Marconi in maniera divergente, opzioni anche per altre strade) e con l’ampliamento delle zone 30 in quasi tutte le arterie cittadine.

Viale Mazzini. Parte dell’assemblea è stata monopolizzata dagli interventi sulla previsione di un senso unico su via Mazzini, con ciclabile e percorsi pedonali, che non sembra essere di gradimento. Il comitato Piazza del Popolo, che ha già manifestato la sua contrarietà, ha ribadito la sua posizione per bocca del portavoce Maurizio Ielo. Comitato che proporrà una soluzione tecnica alternativa al doppio senso, così è stato detto durante l’assemblea. Nel frattempo prosegue la petizione sul tema, con centinaia di firme già raccolta per dire non al senso unico nel viale più importante di Alba Adriatica.

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