Alba Adriatica, lavori salva-spiaggia. Il sindaco: non serve lo scaricabarile VIDEO

Alba Adriatica. La delusione, per quello che poteva già essere realtà, c’è. Ma non c’è certo spazio per accuse e polemiche, che troppo spesso hanno agitato il tema nel corso degli ultimi mesi.

 

Piuttosto c’è, la volontà chiara di rimettere al centro il vero problema (la tutela della spiaggia) e un corretto rapporto tra istituzioni con la richiesta, ulteriore, alla Regione, di prevedere tempi chiari e certi per la spiaggia di alimentazione (slittata a dopo l’estate) e un ristoro per gli operatori che in questo frangente pagano dazio ad un arenile ridotto.

Antonietta Casciotti, sindaco di Alba Adriatica, ripercorre tre anni di amministrazione sul tema erosione e lo fa nel corso di una conferenza stampa, assieme ai componenti dell’esecutivo, per ribadire con chiarezza, e senza venature polemiche, ciò che continua ad alimentare discussioni a livello cittadino e non solo.

Lo scaricabarile non interessa alla città“, commenta il sindaco, ” stressa gli operatori turistici e stressa anche il sindaco, che ha un compito: quello di dialogare con le istituzioni e con chi rappresenta questo territorio, perché l’obiettivo è comune. Dal mio punto di vista, il comportamento sul piano istituzionale è stato sempre corretto. Dalle continue interlocuzioni con la Regione, con un percorso avviato con gli operatori turistici e dalla stesura di un documento unitario con i sindaci di Tortoreto e Martinsicuro. Oggi gli operatori (il riferimento è per la spiaggia di alimentazione, ndr) per il differimento delle opere che ci aspettavamo, al pari del sottosegretario Umberto D’Annuntiis, entro il mese di giugno. Questo non è stato, per una serie di ragioni: ma è indubbio che è mancato un confronto politico e una mediazione su uno nuovo scenario che si è aperto”.

La tappe della vicenda. Nel corso della conferenza stampa, il sindaco ha ripercorso gli accadimenti degli ultimi tre anni. Dalla devastante mareggiata del 2019, le azioni comuni intraprese con operatori e amministrazioni vicine, alle uniche operazioni al momento perfezionare sulla riviera. Dal ripascimento da 13mila metri cubi del 2019, la messa in sicurezza della Bambinopoli e alla successiva mareggiata dell’ottobre dello stesso anno. Poi sono stati pianificati gli interventi regionali: dal maxi-ripascimento del 2020 (saltato), alla spiaggia di alimentazione (differita) e dal piano di difesa della costa, approvato dalla Regione, che prevede interventi rigidi per le prossime annualità.

Il mio comportamento è stato sempre di leale collaborazione con la Regione per la soluzione del problema”, prosegue la Casciotti. ” Rispettosa delle preoccupazioni dei portatori degli interessi e di pungolo anche ai tecnici su alcune preoccupazioni per il nostro litorale. E poi il parere è stato positivo, in conferenza dei servizi, alla spiaggia di alimentazione. Non sono certo le osservazioni, che hanno consentito di analizzare meglio la tematica, ad aver rallentato l’iter. Piuttosto le esigenze del mondo della pesca solo in una fase successiva sono state prese in considerazione. Oggi, però, chiediamo, come sempre, tempi certi e celerità nelle opere che, una volta chiuse le procedure per l’affidamento, possono partire anche a stagione conclusa”.

La riflessione. La Casciotti continua a ribadire che il sindaco, in questo percorso, può essere lasciato solo. “Chiedo scusa a coloro che si vedranno ridotti i tratti di spiaggia libera”, prosegue, ” per via degli ampliamenti che abbiamo concesso agli operatori maggiormente penalizzati dall’erosione. Apprezzo l’atteggiamento di D’Annuntiis che ha chiesto scusa agli operatori per i ritardi nella spiaggia di alimentazione. Ci aspettiamo un ristoro della Regione per gli operatori così come da parte nostra, nelle pieghe dei bilancio, cercheremo di individuare risorse per abbattere la Tari per le concessioni dimezzate. Mi sarei forse aspettata una solidarietà da parte del sindaco di Giulianova e del vicesindaco di Tortoreto che hanno assunto una posizione non bella. Solidarietà anche ad altri sindaci che hanno dovuto subire un arresto per le attività di tutela della costa per lo stop al ripascimentone”, conclude il sindaco.

 

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