Alba Adriatica, cabine inghiottite dal mare e chalet a rischio crollo: l’erosione fa paura FOTO

Alba Adriatica. Meno forte del febbraio del 2019, ma più devastante negli effetti, con cabine inghiottite dal mare e chalet a rischio crollo.

 

Definirla un’emergenza, a questo punto, è riduttivo: ma la spiaggia di Alba Adriatica, almeno quella più a nord, è oramai allo stremo. Spiaggia azzerata e chalet che rischiano, seriamente, di crollare di fronte al mare da sud, innalzato dallo scirocco, che non si ferma davanti a nulla. Nemmeno di fronte ai blocchi di cemento che alcuni concessionari avevano collocato a protezione delle proprie strutture.

 

Quella di oggi è stata una giornata devastante: con danni evidenti ad una serie di concessionari (le strutture più colpite Alba Beach, Coco Loco e La Primula), che hanno visto crollare in mare le cabine che con il mare da scirocco galleggiavano letteralmente. Ma grande preoccupazione desta, in queste ore, anche La Primula, uno degli chalet storici di Alba Adriatica, che ha visto pericolosamente incrinarsi la parte più vicina al mare. Danni si registrano anche alle condotte che portano l’acqua in mare, scoperte e danneggiate. Uno scenario di devastazione, al pari di quello del 2019, ma con effetti ancora più preoccupanti. Sia perché il fronte si sta, progressivamente spostando verso sud, ma anche perché la mareggiata, anche se da sud, ha scavato tanto riducendo ulteriormente i piccoli lembi di arenile rimasti.

 

I pennelli contestati. E nelle considerazioni di molti, gli effetti dell’ultima mareggiata vengono addebitati ai due pennelli collocati in occasione della realizzazione della spiaggia di alimentazione. Contestati in sede di progettazione e che dovevano restare sommersi.

Ordinanza e richiesta di risarcimento. In queste ore il sindaco sta firmando un’ordinanza di divieto di accesso in spiaggia, per i rischi legati alla presenza di cabine pericolanti, ma nelle corde c’è anche la volontà di affidare un incarico legale per i danni di immagine per la spiaggia di Alba Adriatica e la richiesta di uno stato di emergenza.

 

La rabbia del sindaco. “Dopo il disastro della spiaggia di alimentazione”, commenta Antonietta Casciotti, “ con effetti che erano preventivabili, “ ora ci troviamo con una situazione che è addirittura peggiore rispetto al 2019. E’ da tre anni che la comunità chiede interventi strutturali e fino allo scorso 31 maggio (quando è terminato l’intervento della spiaggia di alimentazione, ndr) abbiamo collaborato con le istituzioni. Ora sono tutti scomparsi. Io chiedo alla giunta regionale, al presidente Marsilio al sottosegretario De Annuntiis di venire a visitare questi luoghi e devono rendersi conto di quello che sta accadendo.

Sento parlare di intervento per le scogliere del 2027: non possiamo attendere questi tempi e va ridiscusso anche da dove dovrà partire. Chiediamo anche di rimuovere i due pennelli che ora non svolgono più la loro funzione. Il tratto a sud ora è ancora più sottoposto ad erosione rispetto a prima. L’economia turistica della città aspetta delle risposte e i fondi vanno intercettati entro il 31 dicembre. Siamo in attesa di un tavolo tecnico da luglio e poi basta nel dire che deve intervenire il Comune: è la Regione che ha la competenze e che deve dare risposte”.

E le prospettive, di fronte al lungo inverno, non sembrano rosee, con stabilimenti balneari che ora rischiano seriamente di essere fatti crollare dal mare.

 

 

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