Alba Adriatica. La nuova antenna Iliad è stata collocata, realizzata e con ogni probabilità già in funzione da mesi.
Ora, però, sulla vicenda arriva anche il pronunciamento del Tar che nella sostanza rigetta il ricorso che gli attivisti per comitato Alba Strada Statale Nord avevano presentato per chiedere l’annullamento di tutti gli atti che avevano spianato, all’inizio del 2020, la strada alla collocazione della stazione radio base per la telefonia mobile in via 29 Maggio. Ricorso che partiva da un assunto: la presunta illegittimità del silenzio-inadempimento del Comune di Alba Adriatica sulle richieste di verifica e diffida formulate dal Comitato e di annullamento, in autotutela del progetto presentato dal gestore delle telefonia presentato con una Scia lo scorso 13 gennaio.
Il ricorso, però, nella sostanza è stato dichiarato improcedibile per carenza di legittimazione di interesse da parte del Comitato (tesi questa sostenuta dal Comune di Alba Adriatica) perché costituito nell’immediatezza delle procedure di realizzazione dell’antenna. L’inammissibilità del ricorso nella sua base introduttiva rende dunque impossibile anche toccare l’aspetto incidentale della vicenda.
E sotto questo aspetto va detto che, nello stesso contenzioso, il gestore della telefonia aveva anche proposto un ricorso incidentale per annullare l’ordinanza del sindaco Casciotti, dello scorso 30 gennaio, che contiene il divieto di sperimentazione e installazione del 5G sul territorio comunale. L’improcedibilità nell’impugnativa ha fatto decadere, però, anche questo aspetto ma che è emblematica per quello che potrà accadere, per tale tecnologica, nel prossimo futuro.