Un’anfora e un cofanetto, di epoche completamente differenti. Nel primo scrigno antiche monete d’oro risalenti al periodo romano, più o meno al IV Secolo dopo Cristo.
Anche nel secondo cofanetto monete d’oro, probabilmente del VI Secolo dopo Cristo, quindi risalenti al periodo Bizantino, durante l’impero di Giustiniano. Sono stati rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione dell’antico palazzo comunale di Giulianova che domani riaprirà al pubblico con l’ingresso su corso Garibaldi.
La notizia è stata tenuta in gran segreto dal sindaco Jwan Costantini, informato subito dopo la scoperta dal comandante dei vigili urbani Roberto Iustini, a sua volta avvertito dagli operai che stavano eseguendo i lavori di sistemazione del muro sul lato sinistro dell’androne. Il fatto risale a circa 4 mesi fa. Era il 13 dicembre e due operai stavano eseguendo uno scavo necessario per sistemare poi il materiale per chiudere un vecchio ingresso che portava agli uffici anagrafe, oggi completamente rinnovati.
Durante tali operazioni, è emersa prima una vecchia anfora, colpita involontariamente con il martello. Un colpo secco che ha spaccato il contenitore. Increduli i due operai che si sono trovati dinanzi a quello che sembrava essere un vero e proprio tesoro. Hanno continuato a scavare e in un tratto poco distante, meno di due metri, hanno trovato un cofanetto in terracotta, avvolto in un telo.
Quando hanno tolto la stoffa, hanno notato il contenitore rotto da una parte e completamente pieno di altre monete. Decine e decine, forse centinaia, risultate poi essere d’oro. Hanno quindi avvertito il comando della polizia locale. Sul posto il comandante Iustini e un agente. I lavori sono stati immediatamente bloccati.
Avvertita la Soprintendenza ai beni archeologici e ovviamente il sindaco Costantini che ha raggiunto il luogo del ritrovamento. Il valore delle monete sarebbe inestimabile, comunque non inferiore ai 6milioni di euro. Le monete sarebbero state già tutte catalogate e collocate nel giusto periodo temporale. Come si trovassero in quel punto, non si sa. Ma è certo che sarebbero state nascoste durante la realizzazione del municipio.
Tuttavia, sembra che siano arrivate a Giulianova nel XVI secolo durante il saccheggio dei Lanzichenecchi e che sarebbero state in un primo momento custodite nella cripta del Duomo di San Flaviano durante un altro periodo difficile per la città fondata da Giuliantonio Acquaviva: l’invasione da parte dei francesi che distrussero l’archivio ducale.
Il sindaco sabato mattina, in occasione del taglio del nastro per il rinnovato palazzo municipale (ore 11,30) avrebbe dovuto svelare i contorni del ritrovamento con la collaborazione dell’esperto numismatico di fama internazionale Primo D’Aprile.