Una voragine improvvisa e per fortuna che quell’istante nessuno stesse percorrendo il marciapiede. La forza erosiva della mareggiata di queste ore, seppur non violenta ma con un’alta marea costante di oltre un metro, ha scavato sotto gli scogli di protezione sistemati a terra a ridosso del tratto sud del lungomare di Roseto, in prossimità delle concessioni dell’Hotel Narcisi e Tartaruga.
In questo punto la pista ciclopedonale è letteralmente sprofondata. L’episodio nel tardo pomeriggio, poco dopo le 16. La zona è stata immediatamente fatta transennare dall’assessore Nicola Petrini e nelle prossime ore si procederà con la messa in sicurezza dell’intera zona. Il mare ha raggiunto anche le strutture ricettive, spazzando via metri e metri di spiaggia ghiaiosa. Peggio di un anno fa.
Gli operatori turistici della zona sono inviperiti perché da anni chiedono a gran voce la sistemazione di nuove barriere al largo e il potenziamento delle scogliere esistenti. In questo tratto ci sono piccoli reef sommersi, le cosiddette barriere soffolte che non hanno mai protetto adeguatamente il tratto sud del litorale rosetano, sferzato ad ogni accenno di mareggiata.
I proprietari delle strutture ricettive si chiedono che fine abbiano fatto le promesse circa gli interventi che la Regione pare volesse garantire per la protezione della costa contro il fenomeno erosivo. A soffrire è anche la Riserva naturale del Borsacchio, in modo particolare la zona dove sorge “casa Mataloni”. Qui un tempo dinanzi alla casa colonica, disabitata dagli anni ’70, c’erano oltre 100 metri di terreni coltivati a vigneto.
Da quando sono stati realizzati i pennelli col progetto “Aquater” il mare ha continuato ad avanzare. Parte della casa, quella di più recente ristrutturazione, è implosa. Resta parzialmente in piedi la struttura più antica, realizzata con pietre e malta.
Il mare ormai inizia a circondarla. E molto presto non resterà che un cumulo di mattoni. Questo tratto di litorale rosetano è privo di barriere protettive al largo ed è costantemente sottoposto al fenomeno erosivo accentuato dalle mareggiate da grecale e da levante.