Atri. “Quanto riferito dal consigliere Paolo Basilico non corrisponde a verità. Non c’è stato alcun diniego da parte del Comune di Atri nell’accesso agli atti relativi all’antenna di via dei Sanniti. Difatti, dall’esame della documentazione agli atti del Comune, emerge che la richiesta di accesso agli atti in parola è stata evasa con la trasmissione degli atti all’indirizzo Pec del consigliere in data 11 agosto 2020 e non risulta pervenuta al protocollo dell’ente alcuna diffida relativa alla tematica”. Questo, in sintesi, il contenuto della lettera inviata stamattina al Prefetto di Teramo dal Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti per chiarire la questione sollevata da Basilico sull’antenna di via dei Sanniti e sulla falsa accusa di un diniego da parte dell’ente nel fornire gli atti, diniego per il quale il consigliere ha chiesto un intervento del Prefetto.
“Va detto – spiega il primo cittadino – che in questa vicenda Basilico dovrebbe vedere nell’Amministrazione Comunale un alleato e non un nemico da combattere. Questa accusa di mancato accesso agli atti è una mera menzogna aggravata dal creare un ingiustificato allarme per i cittadini. Il Comune è al fianco della popolazione che giustamente è preoccupata e che può contare sulla vicinanza dell’Amministrazione, che farà di tutto affinché non ci siano problemi sulla salute pubblica. Come ente nei prossimi giorni, infatti, chiederemo un intervento all’ARTA per comprendere a fondo le eventuali ripercussioni dell’antenna sulla salute pubblica, antenna che ha già avuto parere positivo dagli enti preposti (Arta e Asl). Il Comune non poteva bloccare la sua installazione, ma vigilerà sulla salute pubblica e porrà in essere tutte le azioni per tutelarla e per garantire la tranquillità dei cittadini dopo tutti i dovuti controlli”.
“Non posso non far notare – prosegue Ferretti – come, analogamente, all’inizio del mio mandato, il consigliere Basilico ha provveduto a presentare denuncia a mio carico alla Procura della Repubblica per mancato riscontro a richieste di accesso agli atti o a interrogazioni consiliari. Il procedimento è stato archiviato poiché quanto assunto dal denunciate non ha trovato alcun riscontro. Le richieste di accesso agli atti del consigliere Basilico sono continue e delle volte così generalizzate tali da paralizzare l’attività amministrativa dell’Ente. Valga come esempio la richiesta di avere copia cartacea di tutte le fatture e di tutti i mandati relativi alla fornitura elettrica degli ultimi 10 anni, documentazione che constava di oltre 100 mila fogli (200 risme di carta). Questo mi porta a concludere, con dispiacere, che l’esercizio di un diritto viene trasformato dal consigliere Basilico in mero strumento finalizzato esclusivamente ad assicurarsi una visibilità pubblica a mezzo stampa non supportata dalla oggettività dei fatti. Sarebbe opportuno facesse piuttosto una analisi sul suo percorso politico: nei suoi anni da sindaco di Atri ha lasciato alla comunità vari problemi come la discarica Santa Lucia e da vice presidente della Provincia di Teramo ha lavorato per la realizzazione del ponte sulla SS553 con conseguenti danni ambientali quando si poteva fare meglio. Vedere il Comune come alleato, piuttosto che contrastarlo con azioni ingiuriose e false, potrebbe essere una sorta di riscatto morale per il suo agire politico e potrebbe finalmente avere l’occasione per fare davvero del bene alla città di Atri”.