Nereto, capo cantoniere dell’Anas arrestato per concussione

Costringeva degli imprenditori a pagare somme di denaro a non dovute con la minaccia, in caso contrario, di dare esito negativo ai procedimenti amministrativi che li riguardavano.

Nell’indagine condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Nereto, coordinata dalla Procura di Teramo, è stato posto agli arresti domiciliari questa mattina un capo cantoniere sorvegliante dell’Anas con l’accusa di concussione.

Tre i fatti contestati che hanno riguardato altrettanti imprenditori costretti dal funzionario, con compiti di vigilanza anche sulla Statale 16, a pagare mazzette per ottenere esiti positivi alle loro legittime istanze.

Le indagini sono partite grazia alla denuncia di uno degli imprenditori, a cui si sono aggiunte le dichiarazioni degli altri due e di altre persone informate sui fatti, insieme ad una discreta mole di documentazione. E tra le prove raccolte anche diverse intercettazioni che hanno permesso di registrare in diretta il passaggio di denaro effettuato da uno degli imprenditori nei confronti del funzionario.

Inoltre, sempre su richiesta del Gip, è stato fatto un sequestro preventivo di 950 euro, consistente proprio nel profitto derivante dai delitti commessi.

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