Teramo Ambiente, Stefano Gavioli si dimette da amministratore delegato

teramo-ambienteTeramo. Stefano Gavioli ha rassegnato le sue dimissioni. Lo comunica con una nota ufficiale il Comune di Teramo, che ufficializza pertanto la decisione di Gavioli di dimettersi dalla carica di amministratore delegato della Teramo Ambiente Spa. Le dimissioni saranno ora formalizzate in occasione dell’assemblea dei soci, in programma per il prossimo 11 agosto.

“Già nella giornata di ieri – dichiara il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi – avevo auspicato le dimissioni da amministratore delegato da parte di Stefano Gavioli, affinché l’operatività dell’azienda fosse garantita, in considerazione dei servizi che la stessa eroga e deve continuare ad erogare. L’amministrazione comunale intende mettere in atto tutte le iniziative necessarie, a tutela del patrimonio della Teramo Ambiente e dei lavoratori”.

Gavioli è indagato assieme a Giovanni Faggiano, ex amministratore delegato della Te.Am., in un’inchiesta sui rifiuti in Calabria portata avanti da Procura e Guardia di Finanza. Secondo l’accusa i due sarebbero coinvolti in una maxi evasione fiscale garantita da un sistema di società (circa 50) che, nonostante i debiti, riuscivano a percepire fondi dall’ufficio del commissario per l’emergenza ambientale in Calabria.

La Procura di Napoli avrebbe intercettato una conversazione telefonica relativa all’aggiudicazione, da parte di Gavioli, della gara di appalto per la gestione di una discarica vicino Catanzaro. Da qui la decisione di avviare l’inchiesta.

 

Il commento del coordinamento cittadino dell’Italia dei Valori sulla vicenda Te.Am. “Il Coordinamento cittadino di Teramo dell’Italia dei Valori ritiene che, la storia e le note vicende, presenti e passate che riguardano, è hanno riguardato la società Team S.p.a., impongano una operazione di “trasparenza vera” nei confronti dei cittadini. Quindi noi dell’Idv chiediamo al Sindaco trasparenza, nella scelta dei nomi dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione. Gli chiediamo anche  di far sì che, dopo lungo tempo, il componente del cda, che lo Statuto indica quale esponente dell’opposizione, sia un soggetto che effettivamente rappresenti la minoranza. Le circostanze impongono di riservare a quest’ultima nomina particolare attenzione, sia nell’individuazione dei criteri di selezione e sia nel rispetto scrupoloso degli stessi, onde evitare il ripetersi di spiacevoli situazioni del passato. Noi andiamo oltre il cda e la designazione dei nomi, noi  siamo convinti che allo stato attuale, serva la massima trasparenza che coinvolga direttamente i cittadini teramani, pertanto proponiamo la costituzione di un “Comitato Etico” aperto a tutti i cittadini e a tutte quelle forze politiche che hanno a cuore le sorti della Team S.p.a., sia in termini di servizi erogati, sia in termini di preservazione dell’occupazione. Invitiamo il Sindaco e la Giunta a cogliere l’occasione per fare pulizia ed avviare un percorso di trasparenza all’interno della Team. Invitiamo tutte le forze di centrosinistra ad essere unite e coese sulla vicenda Team e a superare i limiti di una vecchia politica, ormai fuori dal tempo, che mira a “sistemare” situazioni ed equilibri all’interno dei partiti, è ora di andare oltre, nell’interesse della Città di Teramo”.

 

Le polemiche di Paolo Albi (Fli). “Dopo molti mesi di strenua battaglia, del sottoscritto e di Futuro e Libertà, sulla questione Team in difesa della trasparenza e della legittimità, nonché degli interessi veri dei cittadini teramani, finalmente i nodi stanno venendo al pettine e diviene a tutti chiaro che la nostra non era un’azione strumentale e di sciacallaggio – come spesso è stata definita dallo stato maggiore del PDL Teramano – ma un’azione fondata su presupposti e preoccupazioni vere, preoccupazioni che avrebbero dovuto essere  comuni a tutta la politica teramana e che purtroppo non lo sono state. Financo il Sindaco, come Alice nel Paese delle meraviglie, oggi perviene alle nostre conclusioni, dopo essere stato, per mesi e mesi, difensore ad oltranza del socio privato della Team e solerte minimizzatore, in buona compagnia del sen. Tancredi, (sotto il vile, strumentale  e ricattatorio usbergo della pretesa difesa dei lavoratori della TE.AM.) dei gravi problemi all’interno della Società, per altro evidenti a qualsiasi osservatore dotato di un minimo di acutezza. La verità storica è che né i componenti di nomina pubblica del CDA della Team, né l’amministrazione attiva del Comune di Teramo, per lunghi anni, a partire dal Sindaco Chiodi, hanno esercitato un minimo di doveroso controllo sulla Società e sulle condotte del suo socio privato. Ciò comporta, da parte nostra e dell’opinione pubblica, un doveroso giudizio politico di condanna di questi amministratori in quanto almeno superficiali. Adesso Futuro e Libertà chiede al Sindaco l’istituzione di una commissione consiliare di inchiesta sulla Team per verificare se anche all’interno di questa Società si siano verificati, come in altre parti d’Italia,  comportamenti anomali del socio privato che abbiano portato ad evasioni od elusioni fiscali o al gonfiamento di costi di gestione finiti nelle cartelle della TIA pagate dai cittadini. Altri poteri dovranno accertare se il comportamento  omissivo dei dovuti e naturali controlli, e  una serie di comportamenti agevolativi, siano dovuti a semplice faciloneria e superficialità amministrative  o se abbiano trovato un vincolo sinallagmatico di utilità varie e se questi comportamenti agevolativi e/o omissivi abbiano facilitato o permesso la commissione di reati. Su questo io ho detto tutto quel che c’era da dire nel mio intervento in Consiglio Comunale del giorno 4 agosto 2011. Se qualcuno ha sbagliato, è ora che paghi o dal punto di vista della sanzione politica ed elettorale o dal punto di vista di altre sanzioni previste dall’ordinamento giuridico italiano. Se qualcuno ha procurato, con un  comportamento negligente, danni alla Comunità, è doveroso che sia chiamato a risarcirla. A questo proposito e su queste vicende, Futuro e Libertà respinge decisamente quello che è stato l’invito del senatore Tancredi sulla stampa e dell’ Assessore Di Dalmazio nell’ultimo Consiglio Comunale ad una solidarietà  forte tra politici e partiti, solidarietà che, nelle condizionipresenti,  dà tanto olezzo di casta. Se ci sono verità scomode, queste devono venire tutte fuori! Al di là di questo, il giudizio politico di FUTURO E LIBERTA’ non può che essere di netta condanna di una  condotta che ha irresponsabilmente messo il Comune di Teramo, la Team e i lavoratori della Società in uno stato di grave incertezza e problematicità. Sul prosieguo dell’attività della Team Futuro e Libertà torna a chiedere l’effettuazione di una gara europea per l’individuazione di un nuovo Socio privato, che dia un servizio migliore a costi inferiori per i cittadini, come siamo convinti che sia possibile fare. Futuro e Libertà è pronto ad assicurare ogni collaborazione ed ogni sostegno politico ad un’azione dell’Amministrazione che sia finalmente seria ed autorevole e che non prescinda dall’individuazione di eventuali responsabilità di quanto accaduto. Muovendo da questi presupposti, Futuro e Libertà trova naturalmente ridicolo – oltreché gravemente irrispettoso per i cittadini – il balletto che già si è aperto sulle nomine del Consiglio di Amministrazione della  Società Team, balletto inverecondo al quale non intendiamo in nessun modo partecipare, e indica invece la linea maestra della nomina da parte del Comune di tre dirigenti comunali nel CDA, tagliando i costi della politica, facendo risparmiare ai cittadini costose indennità, assicurando finalmente, nei fatti e non a parole,  l’alto controllo strategico dell’ Ente Comune sulla Società partecipata, e tagliando fuori, come è giusto che sia, la politica dalla conduzione delle Aziende pubbliche che devono essere gestite secondo irrinunciabili criteri di trasparenza, efficacia ed economicità”.

Impostazioni privacy