Nereto, fingono rapina: gli arrestati non rispondono e restano in carcere

Il Gip del tribunale di Ascoli Piceno Giuliana Filippello ha convalidato l’arresto di sei persone con l’accusa di furto aggravato, detenzione illecita di armi e simulazione di reato in concorso in relazione a una finta rapina messa in segna in un supermercato di Nereto.

Si tratta di quattro pugliesi, un lucano ed un teramano di 25 anni che sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Teramo in un appartamento di Monteprandone, di proprietà di uno degli arrestati, un foggiano da circa vent’anni residente nel Piceno.

Sono stati sorpresi mentre si dividevano l’esiguo bottino del furto, meno di 4 mila euro. Nell’abitazione c’erano anche armi e materiale utilizzato per camuffarsi. Su richiesta della Procura di Teramo, il Gip ha confermato la custodia cautelare in carcere per tutti gli arrestati, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Uno degli arrestati, un dipendente “infedele” del supermercato, si era fatto trovare legato, denunciando di essere stato picchiato dai rapinatori e costretto ad aprire la cassaforte. In realtà anche lui faceva parte della banda.

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