Teramo, minacce ed intimidazioni: alta tensione all’Izs

A volte, almeno in prima battuta, per far comprendere i fatti, bisogna riportare anche dei comunicati stampa. Abbiamo scelto di farlo con la nuova querelle in seno all’Izs, con scambio di accuse reciproche da sindacati e presidente del CdA, Manola Di Pasquale, che arriva addirittura ad invitare la stampa a non pubblicare il comunicato dei sindacati (ed il cui passaggio omettiamo).

Noi scegliamo di pubblicarli entrambi, integralmente.

I SINDACATI. “I firmatari del presente documento, Giovanni Foschi, Milena Natalini, Sandro Martella, Vito Guerrieri (Sindacato FSI) e Ottavio Portanti (CGIL) contestano duramente l’atteggiamento intimidatorio ed inqualificabile assunto dal Presidente del CdA, Manola Di Pasquale, nei confronti di un dipendente Veterinario che, con e-mail del 07/07/2016, aveva espresso disappunto circa l’incoerenza rilevata nell’approvazione del documento di Trasparenza e Integrità IZS 2016-2018 da parte del CdA.  A dire del Veterinario infatti, tale organo di indirizzo (CdA) ha al suo interno membri, come la stessa Di Pasquale, occupante, non a titolo di legge, il posto di persone con “comprovata professionalità ed esperienza nel campo della Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare”. Con tanto di citazione di articoli di Legge a sostegno della sua tesi, il dipendente riteneva inaccettabile, soprattutto come Veterinario, la presenza di un Laureato in Giurisprudenza nominato alla Presidenza del CdA senza possedere nel curriculum nessun titolo o esperienza in campo sanitario, requisiti indispensabili, secondo il documento sulla “Trasparenza e Integrità 2016-2018″approvato dal CdA dell’Istituto, per far parte del CdA stesso. 

Con nota del 08/07/2016 inviata al Direttore Generale Dr. Mauro Mattioli e a tutto il personale IZS, la Dr.ssa Di Pasquale invitava il Dr. Mattioli a prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del dipendente e minacciava personalmente il dipendente, in qualità di SUO SUPERIORE, di licenziamento perchè “…omissis…la critica ai superiori con modalità esorbitanti dall’obbligo di correttezza formale dei toni e dei contenuti può essere di per sè suscettibile di arrecare pregiudizio all’organizzazione Aziendale…omissis.

I Sindacalisti FSI che avevano già espresso a suo tempo preoccupazione circa la nomina del Presidente del CdA e Ottavio Portanti (CGIL), sono intervenuti a difesa del dipendente condannando l’atteggiamento assunto dalla Dr.ssa Manola Di Pasquale e ricordando che l’IZS non è dei direttori o dei Presidenti che a fine mandato sono destinati a cedere il passo ad altri, ma è di tutti quelli che con il proprio lavoro l’hanno costruito e cercano di preservarlo dai tentativi di ridimensionamento ed inquinamento esterno. 

È chiaro che “inquinamento” significa, in questo caso, paura di vedere sostituite le necessarie competenze di alto valore veterinario con competenze politiche che, se esistenti, hanno bisogno di ben altre platee e contesti. 

Altre realtà Teramane hanno recentemente dimostrato la ben misera fine di tale tipo di politica. 

La legge è una e stabilisce punti fermi che non possono essere equivocati lasciando poco spazio alle libere interpretazioni ma, fino a prova contraria, i Sindacalisti firmatari del documento hanno ribadito che i vertici IZS possono continuare a lavorare in assoluta tranquillità rimanendo però legittima qualsiasi forma di critica se espressa in modo veritiero ed educato. 

Ciò che sicuramente non è legittimo e rappresenta grave abuso di autorità, è la minaccia di licenziamento, palesemente tendente a intimidire e condizionare l’attività futura all’interno della realtà IZS del dipendente in questione. 

Alla Dr.ssa Di Pasquale va ricordato il limite tra la funzione dell’organo di gestione dell’Ente e la funzione di un organo di indirizzo in materia di ricerca scientifica veterinaria quale il CdA. 

Il Veterinario in questione, che andrebbe difeso e tutelato non solo dal Sindacato Veterinari ma da tutti i Veterinari dell’IZS AM (e non solo), a partire dal Dr. Colavita e Dr. D’Alterio, membri dello stesso CdA di cui fa parte la Dr.ssa Di Pasquale, ha semplicemente espresso una sua opinione (con modi di cui la Dott.ssa Di Pasquale potrà chiedere conto) sulla competenza tecnica di un esterno nominato Presidente in una realtà Veterinaria che costituisce il suo pane quotidiano e che in nessun modo si intreccia con le competenze politiche richieste probabilmente in altro palcoscenico.

L’atto intimidatorio della minaccia di licenziamento va respinto e rimandato al mittente come aggressione intollerabile, azione gravissima verso cui la condanna dei Sindacalisti firmatari del documento è convinta e senza riserva alcuna. 

I Sindacalisti hanno chiesto al Direttore Generale di essere essi stessi mandati in commissione disciplinare con il dipendente in questione perché, anche se ognuno è responsabile del come esprime ciò che pensa, vi è assoluta concordanza nel principio di fondo a sostegno di tutta la discussione instauratasi tra il Veterinario di che trattasi e il Presidente del CdA Dr.ssa Manola Di Pasquale. 

LA RISPOSTA DELLA DI PASQUALE. “Con la presente sono a comunicarvi che il comunicato stampa  inviato in data 21.7.2016 dal sindacato FSI  o meglio dai sig.ri Giovanni Foschi, Milena Natalini, Sandro Martella, Vito Guerrieri e Ottavio Portanti  riferiscono fatti e circostanze non corrispondenti al vero così come non esistono atti intimidatori , minacce e abuso di autorità citati nel comunicato. Il comunicato sarà portato all’attenzione delle autorità competenti”.

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