Teramo, cura del verde: frazioni e quartieri alzano la voce

I Comitati di Quartiere prendono la parola e dicono la loro sulla proposta di voler affidare la manutenzione e la cure delle aree verdi ai Comitati, riconoscendo loro un contributo.

“Alla luce delle recenti novità relative ai Comitati di quartieri e frazioni riteniamo opportuno fare alcune considerazioni, anche in relazione alla proposta di Il miraggio di eventuali contributi ha provocato il proliferare di Comitati e Coordinamenti impropri ed illegittimi che hanno poco a che vedere con l’obiettivo di favorire la nascita di organismi promotori del dialogo tra cittadini ed Amministrazione, con un ruolo sia di impulso che consultivo – dichiara Vincenzo Flamminj,  presidente del comitato di frazione Garrano ed in rappresentanza dei comitati di Villa Ripa, Ponzano, Monticelli, Varano, Colle s.maria, San pietro ad lacum, Villa gesso, Villa Rupo, Villa Marini, Magnanella, Castagneto, Comitato promotore scapriano-ponte vezzola, Comitato promotore quartiere madonna delle grazie, Comitato promotore mezzanotte, Comitato promotore viale bivio-via rischiera – Inoltre, in questo clima di “corsa al comitato”, nessuno ha sollevato il problema di come dei volontari possano garantire la sicurezza a cose e persone nell’esercizio dell’attività di manutenzione. Riteniamo per tali ragioni necessario riprendere il discorso dell’ex Assessore Rudy Di Stefano, ovvero di provvedere a disciplinare l’istituzione, le funzioni e le prerogative dei Comitati, affinché possano essere riconosciuti quali “rappresentanti territoriali ufficiali”, per mezzo di un regolamento che per ora sembra rimanere volutamente una bozza. Infatti pare che l’Amministrazione abbia intenzione di rimandare l’approvazione del regolamento al fine di generare caos in merito comitati, riservandosi in tal modo la facoltà di scegliere quali di essi ritenere legittimo oppure illegittimo.  Il citato regolamento è invece fondamentale perché permetterebbe di avere maggiore considerazione delle problematiche territoriali grazie all’azione di rappresentanti eletti a suffragio universale, quindi legittimati nel loro ruolo dai cittadini, ma anche di definire quali siano i Comitati legittimati ad esercitare le loro funzioni”.

“Chiediamo quindi al Sindaco ma, soprattutto, ai consiglieri comunali di approfittare delle Commissioni consiliari, convocate per modificare lo Statuto, di quantomeno intavolare la discussione relativa all’approvare di detto regolamento, che fa parte di quel famoso interesse pubblico di cui molti si stanno facendo scudo”.

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