Tortoreto, processo alla moglie di Saccuti: “Strani mandati di pagamento”

Si è aperto oggi presso il tribunale di Teramo il processo che vede imputati Lara e Massimo Micozzi, rispettivamente moglie e cognato di Pasqualino Saccuti, condannato a cinque anni con rito abbreviato per peculato, falso, truffa e accesso abusivo al sistema informatico del Comune di Tortoreto.

Oggi il collegio dei giudici presieduto da Flavio Conciatori ha ascoltato, tra i vari testi, l’attuale responsabile finanziaria del Comune di Tortoreto: Marina Marchegiani, che ha preso il posto proprio di Saccuti, ha raccontato di aver trovato mandati di pagamento da parte del Comune all’istituto di credito dove era impiegata la moglie di Saccuti. 

Alla banca, secondo quanto illustrato, veniva chiesto di pagare creditori fittizi per conto del Comune. Poi dal sistema informatico del Comune, Saccuti avrebbe modificato i creditori, indicando quelli veri.

Il processo è stato rinviato al prossimo 25 febbraio.

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