Teramo, chiusura nidi per Natale. Romanelli “sbugiardato”

Non è vero, come è stato detto dall’assessore comunale all’istruzione Piero Romanelli, che i nidi comunali resteranno chiusi a Natale per le presunte inadempienze dell’assessore regionale Marinella Sclocco.

A pensarla così non è solo la segreteria del Pd di Teramo centro che in una nota ricorda all’assessore Romanelli i finanziamenti statali avuti per questo settore dal fondo delle Politiche per la Famiglia e quelli regionali provenienti dal progetto “Nido anch’io”.

A contraddire quanto affermato dall’assessore, infatti, sono gli stessi dipendenti comunali, educatrici e personale di ausilio, che non hanno concesso, come avevano fatto in passato, la propria disponibilità a mantenere aperte le strutture, a causa della mancata condivisione delle progettualità dell’amministrazione in questo settore.

Ma per comprendere meglio cosa c’è sotto questa decisione è necessario fare un passo indietro. Fino all’anno scorso, infatti, l’apertura straordinaria di uno o più nidi comunali durante le festività natalizie e pasquali, erano assicurate grazie alla collaborazione delle maestre che, pagate con un bonus extra sullo stipendio proveniente dal fondo incentivante dei dipendenti pubblici, garantivano la copertura del servizio.

Il Comune, dunque, non attingeva ai fondi regionali per pagare il lavoro delle educatrici. Solo per le festività pasquali dell’anno scorso, durante le quali restò aperto il nido di San Nicolò, unico in tutto il territorio comunale, per la prima volta è stato utilizzato il personale regionale che, per lavorare in quei giorni ad un orario ridotto, ha dovuto diminuire le ore di servizio durante il resto dell’anno, creando non poche difficoltà e disagi per l’organizzazione del personale della scuola che ha, comunque, assicurato la qualità del servizio.

Oltre a questo, dunque, è la scelta dell’amministrazione di portare avanti da sola le decisioni sulla riorganizzazione dei nidi in previsione anche delle esternalizzazioni, senza cioè un coinvolgimento e un confronto con chi materialmente opera negli asili, ad aver indotto educatrici e tate a non voler più aderire alle richieste di apertura straordinaria.

Per quanto riguarda poi, i fondi regionali per lo scorrimento delle liste d’attesa, a quanto pare non sono previsti per l’annualità 2015-2016, mentre, come aveva già annunciato la stessa Sclocco (https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-regione/abruzzo/160552-asili-nido-in-arrivo-dal-governo-oltre-3-milioni-per-labruzzo.html) dovrebbero arrivare nuovi finanziamenti statali per circa 3 milioni di euro.

Impostazioni privacy