Quel traliccio per la telefonia mobile, che sorge a ridosso del complesso residenziale di via Spataro a Tortoreto Lido e che alla fine di tutti i lavori avrà un’altezza complessiva di 27 metri, non piace neppure al sindaco Alessandra Richi che nei mesi scorsi aveva chiesto al proprio ufficio tecnico di valutare una soluzione alternativa, individuando un sito diverso da quello attuale.
Non è stato possibile perché il progetto presentato dalla compagnia telefonica che aveva fatto richiesta di installare il traliccio in quel punto nel rispetto del piano antenne varato dall’Ente nel 2007, aveva ottenuto tutti i pareri favorevoli come ricorda lo stesso primo cittadino tortoretano.
“I pareri sono quelli dell’Arta, della Asl, delle Ferrovie, della Soprintendenza dei beni culturali e paesaggistici”, ha puntualizzato il sindaco, “il nostro ufficio tecnico di conseguenza, in virtù di quel famoso piano antenne del 2007, ha dovuto adeguarsi. Anche perché se non avesse risposto, la compagnia telefonica avrebbe potuto procedere ugualmente con il silenzio assenso”.
Insomma, l’ufficio tecnico non avrebbe potuto fare diversamente. Il via libera è stato una logica conseguenza in virtù degli altri pareri favorevoli acquisiti dalla compagnia telefonica che in caso contrario avrebbe potuto avviare una procedura contro il Comune di Tortoreto chiedendo un risarcimento danni.
Il sindaco Richi aveva anche chiesto di valutare una soluzione alternativa. Che però non è stata presa in considerazione. Dunque il problema sta a monte, ovvero in quel piano antenne approvato nel 2007 e in quei pareri espressi dagli organi chiamati in causa.
E secondo l’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, e il servizio di igiene e sanità pubblica della Asl la presenza di quell’antenna non rappresenterebbe alcun rischio per la salute dei cittadini. Ma i residenti di via Spataro non la pensano allo stesso modo.