Teramo, il Braga in pericolo: “Il Ministero sia chiaro”

Teramo. Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha convocato questa mattina un tavolo tecnico in Comune per discutere del destino del Braga. Sull’istituto musicale, infatti, “pende” una sentenza passata in giudicato che ne prevede la futura statizzazione, senza però fissare una tempistica ben precisa entro quanto tempo la stessa dovrebbe avvenire.

Ed il Miur (Ministero Istruzione, Università e Ricerca), che sarebbe obbligato dalla sentenza a statalizzare il Braga, fa orecchie da mercante. “E il suo silenzio non ci fa ben sperare”, ha commentato al termine dell’incontro il primo cittadino di Teramo.

Al tavolo tecnico di questa mattina hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro, il presidente del Braga Luciano D’Amico ed i deputati Tommaso Ginoble, Paolo Tancredi e Giulio Cesare Sottanelli. Dal tavolo tecnico è emerso che, nei prossimi trenta giorni, i parlamentari proveranno a “fare pressioni” sul governo per avere una tempistica certa dell’eventuale statizzazione del Braga.

Il “problema”, per così dire, sta nel fatto che il comune di Teramo, quello di Giulianova e poi la Regione, contribuiscono a tenere in vita il Braga, ma, come filtra dal tavolo tecnico, gli amministratori vorrebbero evitare di “tenere in vita un cadavere”. Da qui, la richiesta di tempi certi per la statizzazione per continuare a profondere tutti gli sforzi per salvare l’istituto musicale.

Il tavolo tecnico si aggiornerà tra trenta giorni, anche con un altro obiettivo: trovare i fondi che mancano per chiudere il bilancio 2015 in pareggio. Mancano all’appello, attualmente, circa 600mila euro. Insomma, arrivano tempi decisivi per il Braga, che dovrà rinnovare o meno l’incarico al presidente Luciano D’Amico nel marzo prossimo (conferma a cui l’amministrazione teramana sarebbe favorevole).

 

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