Giulianova. La Piccola Opera Charitas, ente religioso della Curia di Teramo e gestita dalla Fondazione, ha aperto la procedura di licenziamento per 40 esuberi, 25 nel settore sanitario 15 nel settore amministrativo-ausiliario.
Per Amedeo Marcattili della Cgil si tratta di “una struttura che per la nostra provincia, e non solo, negli anni è diventata un’eccellenza riconosciuta da tutti, ha saputo dare risposte sociali a tante problematiche. La motivazione adottata dalla dirigenza della P.O.C. sono esclusivamente di natura economica”.
Nella lettera, che comunica l’avvio della procedura di mobilità e che abbiamo pubblicato integralmente (tralasciando l’elenco dei dipendenti), si legge che, anche dopo il taglio di 137mila euro la mobilità è l’unica soluzione per “salvaguardare l’occupazione dei restanti dipendenti, mantenendo le proprie peculiarità”, quindi portando avanti sia le attività in ambiato sanitario che culturale.
Il Presidente Domenico Rega precisa nella lettera anche l’impossibilità di privilegiare contratti part time o di solidarietà per evitare i 40 licenziamenti che alla fine saranno realizzati entro 120 giorni.
Una situazione che ha allarmato la CGIL che lancia alcuni quesiti al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e al sindaco Francesco Mastromauro: “Ci chiediamo, ma può ridimensionare i servizi una struttura così importante con un valore sociale che non ha riscontri nella nostra provincia? La Regione nella persona del suo Presidente, durante la campagna elettorale ha sempre affermato che l’eccellenza della P.O.C. non sarebbe stata smantellata. Era solo uno slogan elettorale? Perché se c’erano problemi inerenti la riorganizzazione della Fondazione non sono stati affrontati per tempo? Senza il rischio di far pagare le colpe ai pazienti e ai lavoratori? Perché una struttura così essenziale per la sua funzione sociale ha dovuto aprire la procedura di licenziamento? Quando invece si dovrebbe investire, proprio per il delicato lavoro che svolge, sui loro servizi? Chiaramente nel rispetto delle normative vigenti”.
Marcattili chiede un intervento urgente del Governatore D’Alfonso e del sindaco di Giulianova: “Possiamo permettere la perdita di 40 posti di lavoro e, cosa altrettanto importante, chi svolgerà i servizi agli utenti così necessari? Sono domande che attendono risposte concrete e positive”.
Nel frattempo la FP CGIL è pronta a mettere in campo “tutte le iniziative necessarie volte alla salvaguardia dei posti di lavoro e dei diritti degli utenti”.