Pescara, flop della mostra dannunziana: 115mila euro pubblici spesi per 300 d’incasso

Pescara. “Considerato il fallimento del mese di esordio della mostra Disobbedisco, inaugurata lo scorso 1 dicembre in pompa magna e che al 31 dicembre registrava solo 112 spettatori paganti, il Comune trovi il modo di rendere proficuo l’oneroso investimento fatto, oppure renda la mostra gratuita per la città aprendola al pubblico”. Parte da questa denuncia del consigliere regionale Pd Antonio Blasioli la polemica contro l’iniziativa culturale allestita dall’amministrazione comunale, insieme a quella Regionale, all’Aurum.

“Un mese e 112 paganti, totalizzano in tutto 336 euro per il Comune, promotore della mostra a cura di Giordano Bruno Guerri, con Giunta e Consiglio Regionale, che prevede un biglietto d’ingresso di 3 euro – continua Blasioli – E’ un incasso davvero imbarazzante, sia per il periodo di punta in cui si è deciso di inaugurarla, malgrado fosse sulla scia delle altre manifestazioni dannunziane pensate dalla maggioranza di centrodestra regionale e comunale per l’autunno scorso e costate alla comunità abruzzese e pescarese quasi 400.000 euro, di cui 115.000 euro solo per la mostra”.

A Blasioli fa eco Giovanni Di Iacovo, consigliere comunale d’opposizione ed ex assessore alla Cultura: “La mostra su Gabriele D’Annunzio, fortemente voluta dalle amministrazioni di Masci e Marsilio, è costata ai cittadini pescaresi 115mila euro: praticamente l’intero budget di un intero anno intero di Assessorato alla Cultura”. “Non si mette in discussione la natura ed il valore della mostra”, rilancia Di Iacovo, “, ma per un investimento di tale portata i risultati sono imbarazzanti: solo 336 euro di entrate dai biglietti per un totale di poco più di cento spettatori. Peraltro proprio nel mese di dicembre, mese dell’inaugurazione in cui è stata massima la comunicazione e l’attenzione sull’evento, oltre che un mese pieno di festività e tempo libero. Confermando questo trend, a fine mostra si arriverà ad un incasso di meno di 3mila euro, decisamente un disastro e un immeritato trattamento per il nostro Vate”.
“ Per questo motivo ho immediatamente convocato la Commissione Vigilanza – afferma ancora Di Iacovo – perché si possano correttamente verificare cifre, dati e responsabilità. Sarebbe molto più dignitoso a questo punto rendere gratuito l’ingresso della Mostra per valorizzarne il suo contenuto e migliorarne la fruizione, specie per le scuole.”

“Inoltre”, conclude, “accanto a questo carissimo flop la maggioranza in Regione ha bocciato due emendamenti in fase di bilancio che avrebbero implementato fondi per molte manifestazioni di Pescara tra cui il FLA e il Premio Flaiano, manifestazioni amate e partecipate da decine di migliaia di persone ad ogni edizione.”

Il caso trova spazio anche nella satira: sul web, infatti, circola una locandina alternativa della mostra firmata 99 Cosse. Contro-titolo: Starnutisco -la sinusite di d’Annunzio e il cerchio alla coccia a Fiume, facendo il verso al vero logo che riporta delle stelle che partono quasi dal naso del Vate, come fosse uno starnuto, e del serpente che circonda la testa del poeta.

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