Pescara. “Il sindaco Alessandrini dovrà firmare subito un’ordinanza per imporre ai proprietari di edifici abbandonati di adottare misure di decoro e protezione dei fabbricati, al fine di impedirne l’occupazione abusiva e per contrastare fenomeni di degrado e microcriminalità fonte di insicurezza diffusa. Lo ha deciso il Consiglio comunale che ieri ha approvato la mia mozione, nata dai ripetuti fenomeni di occupazione di interi quartieri ed edifici abbandonati che stanno trasformando ampi spazi della città in ghetti”. Lo afferma il capogruppo della Lega al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco.
“Purtroppo – spiega D’Incecco – anche a Pescara, al pari di altre città italiane, sia in centro che in periferia, esistono aree, molte delle quali di proprietà privata, che sono diventate pericolose per la presenza di un degrado diffuso, con fabbricati abbandonati e occupati abusivamente, che sono completamente nelle mani di spacciatori, ricovero per tossicodipendenti e luoghi di violenze quotidiane. Aree che sono diventate invivibili per le famiglie ‘normali’ che pure hanno la sorte di abitare in quei quartieri, e penso, ad esempio, a quanto sta accadendo nella zona di via Trigno-via Alpi-via Sangro o anche lungo la via Tiburtina”.
A D’Incecco sia aggiunge l’associazione Pescara Mi Piace, che ha inviato una lettera al ministro dell’Interno Matteo Salvini per chiedere “i valutare la possibilità di assegnare alla nostra città alcune unità dell’Esercito cui delegare il controllo di sezioni specifiche del nostro territorio, dando dunque modo alle Forze dell’Ordine di poter concentrare i propri sforzi su altre zone”. “Tale dispositivo – ricorda Foschi -era già operativo su Pescara, almeno dal 2008 al 2014, quando il capoluogo adriatico poteva contare sulla disponibilità di 11 unità dell’Esercito che si occupavano del controllo dell’ordine pubblico nella zona tutt’attorno alla stazione ferroviaria centrale, nelle cosiddette aree di risulta, 13 ettari di superficie utilizzati come parcheggio, e nelle aree della periferia-via Tiburtina, nei pressi dell’aeroporto regionale”.