Pescara, case Ater: “La Regione non finanzia la riparazione dei danni da maltempo”

Pescara. “Ieri il consiglio regionale ha approvato un maxi emendamento erogando contributi a pioggia per un valore 3milioni e 200mila euro, ma di questi soldi non un solo euro è stato destinato agli interventi di riparazione di cui necessitano le case Ater a seguito della grandinata del 10 luglio scorso”.

Con queste parole il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli interviene all’indomani del consiglio regionale per denunciare il mancato stanziamento dei fondi per l’edilizia residenziale pubblica di proprietà della Regione. “La sola Ater di Pescara – ricorda Blasioli –, che qualche giorno fa ha presentato il conto dei danni agli edifici di sua proprietà, ha richiesto 1milione 360mila euro per poter sistemare i tetti e risolvere le criticità dovute dalle infiltrazioni e dalla muffa. Di fronte a questo grido d’allarme, ancor più preoccupante in vista della prossima stagione invernale, il Governatore Marsilio e la sua giunta hanno fatto spallucce e hanno pensato bene di mascherare questa loro chiara e netta scelta politica, e morale, dietro ad una voce: 300mila euro destinati al patrimonio immobiliare”.

“Stiamo parlando di una cifra irrisoria, dato che è da spalmare su tutte e quattro le province abruzzesi”, incalza Blasioli, “ma soprattutto di una cifra che non è riservata all’edilizia residenziale, bensì a qualunque edificio pubblico, come, ad esempio, le palestre.  Eppure i consiglieri regionali, specie quelli della provincia di Pescara, sanno bene quali danni ha provocato la grandinata del 10 luglio alle abitazioni. Molti alloggi, già in precarie condizioni, hanno subito danni ingenti e alcuni risultano, adesso, inabitabili a causa delle infiltrazioni d’acqua, causate dal danneggiamento delle coperture.  E’ giusto che le famiglie con anziani, malati e bambini, costrette a convivere con le infiltrazioni e la muffa, conoscano la scelta della maggioranza di centrodestra  di non investire nella salubrità dei loro alloggi. Di questa  emergenza, quindi, si riparlerà solo dopo l’arrivo dei fondi governativi per il riconoscimento dello stato di emergenza. Se e quando questi fondi arriveranno”.

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