Pescara, senzatetto “in vetrina”: l’assessore difende l’ospitalità

“Questa Amministrazione comunale è stata sempre pronta ad operare in favore dei senza dimora nel periodo di temperature rigide, attivando tempestivamente  non solo l’ospitalità negli alberghi per le donne e gli uomini con problemi di salute, attraverso il Pronto intervento sociale, ma anche aprendo l’auditorium Britti, dove dal 30 dicembre vengono ricoverati ogni sera una quarantina di senza tetto che trovano riparo dal freddo e letti confortevoli”

Così l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino risponde alla polemica sollevata dal coordinatore di Forza Italia, Guido Cerolini. circa i senzatetto messi “in vetrina” in una struttura privata gestita proprio dall’assessore.

“Attraverso il Pis”, si difende l’Allegrino, “garantiamo accoglienza negli alberghi, in questo periodo di temperature rigide, a donne e uomini con problemi di salute ma solo se non ci sono posti nei dormitori della Caritas di Chieti e Pescara, mentre gli uomini, di varie nazionalità trovano ospitalità al Britti (in foto) dalle 20 alle 9 di ogni giorno e fino al 28 febbraio”. “Attaccata anche sul piano personale per aver concesso uno spazio di mia proprietà, in via Italica, ad un’associazione per ospitare alcuni senza dimora nel periodo natalizio”, l’assessore ribatte: “Cerolini vorrebbe togliermi anche la libertà di decidere in autonomia? Mancavano pochi giorni all’apertura del Britti e ho voluto mettere a disposizione il locale dove gli ospiti che rifiutavano altre sistemazioni, accolti e assistiti dai volontari dell’associazione, sono rimasti fino al 2 gennaio, quando era diventata fruibile la struttura comunale”.

“Non ci sono stati problemi di alcun genere”, precisa l’assessore, “ma solo una meravigliosa esperienza di solidarietà. E se c’è stato qualcuno, fra i residenti che l’ex assessore cita, che ha cercato lo scandalo, nella zona c’è stato invece chi ha sentito il bisogno di aiutarli e stare con loro la sera di Capodanno, dimostrando che Pescara non è una città indifferente e respingente, ma inclusiva e solidale. Un’esperienza che per fortuna non è esclusiva”, incalza l’Allegrino, “quindi se vuole provarla sulla propria pelle, al posto di consumare tempo prezioso con le strumentalizzazioni, Cerolini Forlini potrebbe magari mettersi al servizio dei senza dimora come medico-volontario nella struttura di accoglienza comunale”.

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