Pescara, oltre 51 milioni di tagli alle Province abruzzesi

Pescara. Incontro tra i presidenti delle Province abruzzesi e i parlamentari Gianni Melilla (Sel e Si) e Gianluca Fusilli (Pd) sulle misure correttive del decreto legge che riguarda gli Enti locali (113 del 24 giugno 2016).

In buona sostanza, la legge riguarda una serie di tagli ai servizi essenziali che in precedenza erano assicurati dalle Province (tra cui c’è anche la gestione delle scuole) e di cui, a seguito dell’approvazione del decreto, si occuperanno le Regioni;

questo comporterà un criterio di ripartizione dei fondi a svantaggio delle realtà più piccole, per le quali si prevedono vari accorpamenti amministrativi. Inoltre, il decreto contiene anche una serie di misure per consentire alle Province di chiudere i bilanci con un po’ di respiro, ma a quanto pare queste sono insufficienti:

stando ai dati che riguardano le 4 Province abruzzesi, i 51,5 milioni complessivi di tagli effettuati non consentiranno di chiudere i bilanci in pareggio.

Stessa sorte riguarda in Italia ben 40 province su 76 a statuto ordinario, tra cui le Province di Pescara, Chieti e Teramo. L’Aquila, a causa del terremoto, negli anni precedenti, non ha avuto i tagli previsti a carico delle altre Province, per cui non versa nella stessa situazione di criticità da questo punto di vista.

I presidenti abruzzesi, guidati dal presidente Upi, Antonio Di Marco, nel corso di una conferenza stampa, hanno dettagliato l’impatto che deriverebbe dall’impossibilità di approvare un bilancio in equilibrio, e si sono rivolti ai parlamentari abruzzesi:

presenti, il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo; il vicepresidente di Teramo, Mauro Scarpantonio; i dirigenti finanziari delle tre Province, i consiglieri Leila Kechoud di Pescara, Paolo Sablone e Marcello Tonino della Provincia di Chieti. Tra i parlamentari (avvisati però solo ieri mattina dell’incontro) presenti solo Gianluca Fusilli, del PD, e Gianni Melilla di SEL, componente della Commissione Bilancio della Camera dove è in corso la discussione degli emendamenti che approderanno in aula per l’approvazione del testo definitivo del Decreto Legge 113 del 24 giugno 2016.
Da tempo i presidenti delle Province chiedono l’applicazione dei correttivi al decreto legge per consentire la chiusura dei bilanci:

“Se il bilancio non si chiude”, ha detto Antonio Di Marco, “scatta una gestione ‘limitata’ dei servizi pubblici, che penalizzerà i cittadini, gli studenti, le famiglie, i lavoratori, considerato il deterioramento del patrimonio pubblico gestito dalle Province abruzzesi, come le strade e le scuole, tale da pregiudicare la sicurezza dei cittadini”.

“Tra le proposte emendative che ci consentirebbero di chiudere i bilanci c’è, ad es., l’assegnazione diretta alle Province dei 100 milioni per le strade provinciali a valere sui fondi Anas. La ripartizione non è stata ancora fatta, e noi chiediamo che i fondi debbano andare direttamente alle Province”.

Gli onorevoli Fusilli e Melilla hanno dichiarato di conoscere bene il problema di essere assolutamente pronti a dare battaglia per l’approvazione degli emendamenti secondo la linea dettata dalle Province: assegnazione dei fondi per le strade direttamente agli Enti; verifica della copertura finanziaria delle funzioni non fondamentali da parte delle Regioni; utilizzo degli introiti da alienazioni di beni immobili e patrimoniali effettuate nel 2015 e 2016; cancellazione di tutte le sanzioni previste a carico delle Province che abbiano sforato il Patto di Stabilità; previsione di misure straordinarie per gli enti in piano di riequilibrio finanziario.

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