Pescara, 12 consiglieri non bastano per lo Sfiducia Day

Pescara. Pieno stile grillino, quello votato alla trasparenza pubblica e pubblicizzata: con un cartellone riportante nomi e volti dei consiglieri aderenti, il Movimento Cinque Stelle ha inscenato stamattina lo Sfiducia Day, per raccogliere i voti necessari a presentare la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Alessandrini.

Alla base della polemica sempre la mancata pubblicazione dell’ordinanza sindacale per vietare la balneazione nel tratto di mare antistante via Balilla, nonostante l’altissimo livello di colibatteri rilevato dall’Arta dopo la condotta rotta in via Raiale e il relativo sversamento diretto in mare dei liquami fognari.

“Vogliamo mandarlo a casa”, ha affermato la capogruppo M5S Erica Sabatini, “perché riteniamo sia compito del consiglio comunale mandare a casa un sindaco che ha mentito alla città e che ha attuato una gravissima omissione rispetto balneabilità”. E per farlo, i pentastellati hanno “invitato il centrodestra che già presentato un’altra mozione di sfiducia a elaborare un documento congiunto:, servono 13 firme, oggi ne abbiamo 12”, spiega la Sabatini, per poterla votare servono, invece, 17 voti”, che vuol dire l’appoggio di alcuni dalla parte della maggioranza.

Oltre ai grillini Sabatini, Alessandrini e Di Pillo, hanno già messo il proprio sì sul tabellone Masci, Mascia, Seccia, Antonelli, D’Incecco e Rapposelli di Forza Italia, Testa, Pastore e Cremonese di Ncd, ma non basta: “Speriamo ci siano alcuni ad appoggiarci, tipo i consiglieri di Sinistra Ecologia e Libertà”, confessa infine la Sabatini, “che credo debbano esporsi rispetto a un tema del genere anziché ontinuare sostenere il sindaco”.

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