Pescara, il Comune può modificare i dati della Soget? Interrogazione del M5S

Pescara. Venti account che consentirebbero ad alcuni dipendenti comunali di modificare la banca dati dell’agenzia di riscossione Soget: a sostenerne l’esistenza sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato un’interrogazione al sindaco.

Il movimento 5 stelle chiede risposte precise ed immediate all’amministrazione Alessandrini in merito all’esistenza di venti account che consentirebbero ad alcuni dipendenti comunali di modificare la banca dati dell’agenzia di riscossione Soget.

La scoperta è avvenuta lo scorso 24 dicembre quando, dopo una visita presso la Soget stessa, i grillini hanno appreso che il Comune possiede 20 profili di accesso alla banca dati dell’agenzia di riscossione (collegati ad altrettanti dipendenti del Comune di Pescara): a quel punto si sono rivolti immediatamente al dirigente dei Tributi per ottenere un accesso alla procedura informatica e svolgere un’analisi sui crediti inesigibili: “Quando però abbiamo richiesto presso l’ufficio tributi di poter utilizzare uno degli account per reperire informazioni sui dati”, afferma in una nota il gruppo del M5S, “ci siamo visti negare l’utilizzo con la giustificazione che tra le presunte funzionalità attribuite ai nomi utente vi fosse anche la possibilità di poter modificare i dati stessi”.

“Se fosse dimostrato che venti dipendenti comunali possiedono il ‘superpotere’ di modificare la banca dati della Soget , cosa succederebbe?”, si chiedono i tre consiglieri Sabatini, Alessandrini e Di Pillo, “saremmo di fronte a una notizia estremamente grave ed anche “potenzialmente pericolosa. Cosa accadrebbe se fosse dimostrata la possibilità di modificare, per esempio, la data di una posizione debitoria dal momento che, in base ad essa, si può procedere alla prescrizione di un pagamento da parte di un soggetto specifico? Quali garanzie potremmo avere circa l’attendibilità dei dati in base ai quali è stata presa una decisione fondamentale per i prossimi 10 anni come quella del cosiddetto predissesto?”.

L’interrogazione, dunque, punta a scorprire “i nominativi di tutto il personale che disponga degli account stessi, le date di assegnazione di questi ultimi, la presenza di periodi di validità legati ad essi e, soprattutto, di rendere trasparente in che modo e a quale scopo tali account vengano utilizzati dai loro assegnatari”. Non avendo riconosciuto un carattere di urgenza all’interrogazione presentata dai consiglieri a 5 stelle, il Presidente del Consiglio ha rimandato, come previsto da regolamento, la risposta dell’amministrazione che dovrà comunque fornire, in tempi brevi, tutte le spiegazioni e le delucidazioni richieste dal Movimento 5 Stelle

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