Spoltore, uno studio per recuperare la città sotterranea

Un concreto studio del centro storico e, precisamente, il censimento e la mappatura di tutte le cavità di origine antropica: cisterne, neviere, pozzi testimoniano l’origine molto antica dell’abitato e sono parte integrante del patrimonio storico-culturale di Spoltore.

 

Per questo si pensa a una collaborazione con la Federazione Speleologica Abruzzese e il Centro Appenninico Ricerche Sotterranee, su impulso del consigliere Cinzia Berardinelli, del Presidente del Consiglio Lucio Matricciani e in accordo con il sindaco Luciano Di Lorito. La giunta ha già dato il via libera all’iniziativa: il progetto prevede ricerca e censimento di ipogei artificiali nel centro storico di Spoltore, con estensione all’abitato di Caprara e Villa Santa Maria.

L’antica origine di questi nuclei abitativi è confermata dai ritrovamenti a Cavaticchi, relativi a 25.000-20.000 anni fa, dal sito archeologico romano a Santa Teresa, e dai documenti scritti che, a partire dal 972, parlano di Spoltore. “La collaborazione con la popolazione sarà centrale per la ricerca storica: molte cavità sono storicamente note, ma altrettante sono ricordate solo dagli abitanti più anziani e per questo in una prima fase dovranno dare un apporto indispensabile per individuare eventuali locali sotterranei”, si legge in una nota.

“L’obiettivo è la redazione di un database comunale” spiega Berardinelli. “Stiamo valutando una compartecipazione con il mondo dello studio e della ricerca. Vorremmo coinvolgere Università, CNR, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, Ordine dei Geologi: il progetto ha molte sfaccettature e abbiamo bisogno di più partnership”.

Lo studio delle cavità sotteranee ha un obiettivo anche pratico, legato alla messa in sicurezza del territorio dal dissesto: “c’è un elevato grado di rischio” ricorda Matricciani “dovuto a infiltrazioni, cedimenti che possono essere legati a quanto accade nel sottosuolo, con lo sprofondamento di cavità troppo spesso ancora sconosciute. Identificarle e classificarle potrebbe limitare rischi per le attività in superficie che attualmente è difficile prevedere”.

L’amministrazione ha avviato questo progetto consapevole della necessità e dell’importanza di censire tutte le cavità, nelle proprietà sia pubbliche sia private, quantificarle e determinarne l’estensione: a quel punto potranno partire azioni per la messa in sicurezza, valorizzazione e recupero della Spoltore sotterranea.

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