Pescara, viale Marconi: arrivano le barriere salvapedoni

Non sembra finire mai quella che tanti, polemicamente, hanno definito l’Odissea di Viale Marconi.

Sul grande asse viario che collega Portanuova al centro, da mesi oggetto di “rivoluzione” da parte del Comune, arrivano ora delle transenne “salvagente”.

Sulle banchine al centro della strada nei pressi di via Pepe, a servizio di chi attende l’autobus, sono state installate nelle ultime ore delle barriere di protezione.

“Una bordura in acciaio alta 110cm, utile a proteggere i passeggeri dal pericolo incombente alle loro spalle a causa del transito delle automobili sulla corsia a stretto ridosso”, la descrive Ivano Angiolelli, presidente del comitato Strada Parco bene comune, secondo il quale, polemicamente, ora il marciapiede della banchina diventa “una sorta di stretto budello che si riduce ulteriormente alla larghezza di circa un metro per tutta la sua lunghezza: dove l’utenza normodotata dovrà muoversi in fila indiana mentre quella svantaggiata è meglio che rinunci”.

“La sensazione”, aggiunge Angiolelli, rappresentando il sentimento dei tanti che protestano per il nuovo viale Marconi, “è che si facciano lavori (in gran parte non previsti all’origine), man mano che emergono le criticità più svariate, per cui viene da chiedersi se non si tratti di un cantiere Pozzo di San Patrizio in cui buttare risorse economiche senza fondo”.

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