Pescara, tentato avvelenamento con il Coumadin: condannati a 13 anni madre e figlio

Pescara. Condannata a 13 anni e 8 mesi di reclusione per tentato omicidio aggravato e falso, Daniela Lo Russo, la donna accusata di avere tentato di uccidere l’ex marito somministrandogli a sua insaputa il Coumadin, un potente farmaco anticoagulante: questa la sentenza emessa oggi dal tribunale collegiale di Pescara.

Condannato a 12 anni e 8 mesi, con le stesse accuse, anche il figlio della donna, Michele Gruosso. Il pm Rosangela Di Stefano aveva chiesto 17 anni per Lo Russo e 13 anni per Gruosso.

I due imputati, nell’estate del 2016, avrebbero ripetutamente somministrato alla vittima, un imprenditore edile di Rosciano, il Coumadin, farmaco in grado di provocare gravi emorragie interne, organizzando anche un’aggressione a colpi di mazza da baseball ai danni della vittima, allo scopo di accelerare le emorragie interne.

Il pestaggio venne eseguito dal colombiano Edwin Andrey Mosquera Zabala, condannato a 1 anno e 7 mesi di reclusione, mentre Marco Giorgio Faggion è stato condannato a 8 mesi per avere fatto da mediatore tra Gruosso e Mosquera.

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