Pescara, mercatino etnico: CasaPound Italia organizza volantinaggio contro l’apertura

CasaPound Italia, dopo aver consegnato nelle mani del sindaco Alessandrini centinaia di firme “contro lo stato di degrado che attanaglia ormai da anni l’area di risulta”, oggi ha organizzato un volantinaggio riguardante “l’apertura del famigerato mercatino etnico” che il responsabile cittadino di Cpi, Mirko Iacomelli, descrive come “una potenziale zona franca dell’illecito assolutamente non voluta dai pescaresi”.

 

“Assodato il comportamento del sindaco Alessandrini di completo menefreghismo nei confronti della volontà popolare, come testimoniato dalla ricusa delle centinaia di firme raccolte contro lo stato di abbandono dell’area di risulta – afferma in una nota Iacomelli – come CasaPound sentiamo il dovere di continuare a portare aventi le battaglie che più stanno a cuore ai pescaresi”.

“I volantinaggi contro l’apertura del mercatino etnico rappresentano il secondo capitolo della nostra lotta al degrado nella zona della stazione, con l’ulteriore intento di denuncia dello stato di sudditanza in cui si ritrova Alessandrini, sotto la pressione di Liberi e Uguali ” – termina la nota.

“L’abbandono delle periferie, l’allontanamento dai temi del lavoro e della denuncia sociale a vantaggio del benaltrismo globalista spiccio, questi sono i temi della sinistra coeva. CasaPound preferisce stare dalla parte degli italiani, senza la paura di essere bollati come populisti, nazionalisti o sovranisti: a qualcuno toccherà pur difendere l’Italia e i suoi interessi”.

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