Pescara. Il nome di Mimmo Grosso è conosciuto a chiunque a Pescara, anche nelle zone più lontane dalle banchine portuali. Chiunque ha sempre legato il suo nome alle battaglie per togliere la marineria pescarese dalle brutte acque, quelle della burocrazia e del porto insabbiato dai guai di quel dragaggio che a lungo ha messo a rischio i pescatori e gettato il comparto nella miseria.
Ha sempre lottato duramente, come un lupo di mare e come un vero leone. Per questo si fa fatica a credere che Mimmo Grosso sia stato battuto dal Coronavirus. Il capitano Grosso, armatore, pescatore, vero uomo di mare, figura storica della marineria e di Pescara intera, se n’è andato oggi, a 58 anni, sconfitto dal virus che ha aggravato alcune patologie pregresse.
Grosso, ricoverato da un paio di settimane all’ospedale di Pescara, ha affrontato questa ultima battaglia con lo spirito di sempre: da incazzato combattente, capace anche di scattarsi un selfie con la maschera respiratoria pur di cazziare chi non era rimasto a casa e l’aveva “ridotto così”. E da quel letto ha trovato anche la forza per continuare a battersi contro i mancati ristori alla categoria, nuovamente obbligata a fermarsi davanti a quest’ultima emergenza.
La notizia della sua morte, rimbalzando da qualche minuto sulle bacheche Facebook della sua marineria, quella che per anni ha guidato come presidente dell’Associazione Armatori, sta gettando nello sconforto tanti pescaresi, a partire dai tanti politici che per lungo tempo hanno dovuto fronteggiarne la passione, l’impeto e la rabbia profuse per difendere il suo lavoro, i suoi diritti e quelli dei suoi colleghi.
Una figura di riferimento anche per tanti giornalisti: non solo voce autorevole del porto, ma sempre aggiornato su normative e direttive. Personaggio all’apparenza burbero, ma pieno di simpatia e cordialità, dalla voce e dalla risata inconfondibile. E indimenticabile.
Alla famiglia, quella anagrafica e a quella della marineria, le più sentite condoglianze.
Daniele Galli
AGGIORNAMENTO: Il feretro, attenendosi alle disposizioni ministeriali, sfilerà oggi pomeriggio, giovedì 9 aprile, alle 15, sotto la casa della famiglia grosso e poi lungo le banchine nord e sud del porto, dove verrà accolto da alcuni striscioni e dall’intera marineria.