Pescara, fugge con l’auto rubata: inseguito e arrestato sulla Tiburtina

Pescara. Nel corso della nottata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto, Enrico Fanesi, 38enne pescarese, già gravato da numerose segnalazioni di polizia.

 

Tutto è iniziato intorno alle 21.00 circa di ieri quando, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in genere, una pattuglia della Radiomobile, transitando in via Lago di Capestrano, ha incrociato una Y10 che, alla vista dell’autoradio, ha improvvisamente accelerato l’andatura.

Notata la strana manovra, i militari hanno fatto inversione di marcia ed hanno intimato l’alt all’auto che, per tutta risposta, ha iniziato ad accelerare sempre di più al fine di sottrarsi al controllo. Dopo un breve inseguimento sulla Tiburtina, l’uomo alla guida, vistosi braccato, ha abbandonato l’auto sul bordo della carreggiata ed ha tentato un’improbabile fuga a piedi.

I militari si sono gettati immediatamente all’inseguimento, lo hanno raggiunto dopo qualche decina di metri bloccandolo definitivamente. Condotto in caserma e compiuti i dovuti accertamenti, si è scoperto che l’auto a bordo della quale viaggiava era oggetto di furto, perpetrato qualche ora prima in zona Colli. A seguito di perquisizione, sempre all’interno dell’auto, i Carabinieri hanno trovato due spadini, cioè parti di chiavi metalliche limate all’estremità in modo da poter essere utilizzate per forzare il blocchetto di avviamento delle auto.

L’uomo, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e ristretto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo, dovrà rispondere anche dei reati di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

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