Pescara, bus sulla Strada Parco: riparte la protesta

Pescara. I comitati No-Filovia ricorrono alle vie legali contro l’annuncio del presidente di Tua di ripristinare il passaggio degli autobus sulla Strada Parco, facendo leva sulla messa in sicurezza del tracciato che collega Montesilvano a Pescara.

 

I gruppi ambientalisti Comitato No Filovia, Utenti Strada Parco, Pescara Bici eVentimila Metri Quadri non ci stanno ai proclami di un ripristino del transito di mezzi a metano come suppletivo del filobus elettrico, progetto rimasto incagliato da anni.

E annunciano la diffida che nei prossimi giorni invieranno a Comune, Provincia, Regione, Tua, Corte dei Conti e Ministero dei Trasporti, chiedendo la preventiva messa in sicurezza del tracciato dove, attualmente, bici e pedoni, grandi e piccini, nonché il mercato rionale del mercoledì, insistono al riparo dal traffico: marciapiedi troppo stretti e barriere architettoniche, tra le altre, le motivazioni principali della contestazione.

“Non è più accettabile – ribatte Berardino Fiorilli, Berardino Fiorilli, Coordinatore di ‘Azione Politica Pescara’ ed ex assessore alla Mobilità della giunta Mascia, tra i fautori della fase finale del Filò –  che quattro o dieci cittadini continuino a tenere in ostaggio 117mila residenti di Pescara: l’asse di via Castellamare è stato riqualificato con fondi europei negli anni ’90 per dotare Pescara di una corsia di transito preferenziale riservato ai mezzi pubblici, in teoria i filobus. Ora, dopo aver perso vent’anni di tempo dietro le sterili proteste di pochi residenti, che pretendono di appropriarsi di una strada pubblica a discapito di tutte le altre arterie circostanti, che possono anche morire soffocate da polveri e smog, non è concepibile continuare a procrastinare l’apertura al traffico della via almeno agli autobus di linea per collegare in modo veloce Pescara e Montesilvano”.

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