Non nella nostra Città: oltre 50 associazioni contro il Comune di Pescara

E’ in programma domani, 25 marzo alle 11, in piazza Sacro Cuore a Pescara, una manifestazione indetta da Italia Nostra Pescara per denunciare pubblicamente “le disattenzioni, le criticità ed i conseguenti rischi concreti che la Città di Pescara corre riguardo all’ambiente, al patrimonio architettonico e urbanistico, alla storia, alla vivibilità futura”.

A sostenere Italia Nostra nella manifestazione denominata Non nella Nostra Città anche altre 50 associazioni cittadine.

Caro Sindaco, Signori della Giunta
Ognuno dei comitati e delle associazioni che si sono riuniti in questa iniziativa ha un problema da porvi: ce l’ha come cittadinanza attiva, partecipe, interessata al bene della propria città. Siamo tutti consapevoli che il beneficio di ognuno deve essere composto ed armonizzato col beneficio di tutti. Per questo ci siamo incontrati, per questo uniamo la nostra voce. Nelle singole esperienze, nelle sacrosante doglianze che ci troviamo ad avanzare troviamo dei motivi comuni: che si tratti della cancellazione per il grande parco centrale sulle aree di risulta delle FFSS o per i piccoli parchi di quartiere; che si parli degli orti urbani o dei viali cittadini; della condizione del commercio, della mobilità, della crisi nell’area centrale o delle condizioni nelle periferie noi riscontriamo alcune importanti questioni che accomunano tutte le vertenze:
MANCANZA DI PARTECIPAZIONE.
La partecipazione, cari Amministratori, non è fare le conferenze stampa; non è comunicare le decisioni prese , giustificandole alla male e peggio. Partecipazione è ascolto delle ragioni, è studio e prospettazione di soluzioni alternative, è coinvolgimento dei cittadini. A questa richiesta, che qui rinnoviamo, si è risposto tentando di dividere, svalutando le nostre ragioni, tirando diritto anche quando ci sono soluzioni alternative, costringendoci spesso alle vie legali.
PEGGIORAMENTO NELLA QUALITA’ DELLA VITA.
E’ sotto gli occhi dei cittadini il depauperamento del patrimonio vegetale urbano: gli alberi vengono visti come un fastidio spesso da rimuovere, sempre da maltrattare; potature che ne riducono l’ombrosità e ne minacciano la vita; scavi che ne tagliano le radici, rendendoli instabili al primo vento. I pini, alberi storici di Pescara sono quelli maggiormente sotto attacco. Poi, lasciati seccare, vengono sostituiti da arbusti, consegnando la città al riscaldamento climatico. I parchi esistenti vengono visti come aree disponibili per ogni altro intervento. Intanto le strade mostrano un livello minimo di manutenzione e la mobilità è oggetto di interventi estemporanei e contraddittori. A questo si aggiunge la sciatteria nella esecuzione dei lavori da parte delle ditte prescelte e la lievitazione dei costi per i continui ripensamenti.
MANCANZA DI VISIONE PER IL FUTURO
Tutti gli interventi sono caratterizzati da scelte caso per caso: si sfasciano un parco o una strada appena aggiustati perché c’è un altro finanziamento o un diverso indirizzo; si decide di costruire sulle aree libere della Riviera sud, incuranti delle prospettive turistiche; si cancella con un tratto di penna il grande parco centrale che i pescaresi attendono da più di trent’anni. Sono solo i maggiori esempi di un metodo di governo nel quale non si vede una direzione chiara , che si tratti della crisi per le aree centrali o del disagio nelle periferie, viste solo come tema di ordine pubblico.
Per tutte queste e per altre ragioni ancora siamo insieme a far sentire la nostra voce: I cittadini vogliono partecipare alla costruzione di un progetto per la città del domani.
PER UNA CITTA’ PARTECIPATA, VIVIBILE, PROIETTATA VERSO IL FUTURO.

Tra le associazioni che hanno aderito alla manifestazione anche FIAB Pescarabici 

In particolare Fiab chiede al Comune di considerare i cittadini nelle scelte “che coinvolgono le comunità locali, per una maggiore attenzione alla cura e alla predisposizione nonché preservazione di spazi verdi il più possibile prossimali alle residenze dei cittadini, soprattutto nei casi di significative aggregazione di abitazioni; sollecitiamo un più accorto e responsabile utilizzo delle risorse economiche finalizzate a progetti e opere che non siano fine a se stesse e che quindi incontrino il prevalente favore dei destinatari”.

“All’interno di detta cornice sollecitiamo l’Amministrazione Comunale ad intervenire sui seguenti aspetti specifici, su cui dichiariamo ancora una volta la nostra disponibilità operativa:

  • installare in città 10 mila stalli per bici, lineari e per nodi di aggregazione
  • realizzare 110 km di ciclovie, per avere almeno un metro a testa di itinerari ciclabili
  • predisporre percorsi ciclabili in occasione di lavori straordinari (art. 10 L. 366/98)
  • istituire l’ufficio bici, ovvero una struttura pubblica dedicata alla mobilità sostenibile
  • attivare e sostenere la figura del Mobility Manager di area e aziendale

“Hanno detto ai cittadini che non hanno diritto di parola, che per avere voce in capitolo devono candidarsi alle elezioni. E ora, di fronte ad un’amministrazione che, dopo quasi quattro anni, continua ad ignorare e calpestare le loro opinioni, associazioni e comitati hanno deciso di scendere in piazza facendo fronte comune. E noi saremo al loro fianco per ribadire che la città non è quella della politica, ma quella dei cittadini”. Questo il commento dei consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, alla vigilia della grande manifestazione di domani.

“Dal massacro di Via Marconi, ai parchi urbani calpestati, passando per i continui tagli del verde, le strade dissestate, l’accanimento contro la strada parco e le vessazioni contro i commercianti – proseguono i consiglieri pentastellati – sono solo alcune delle scelte che ormai l’intera città contesta e che domani saranno al centro di una grande manifestazione all’insegna della partecipazione, per rivendicare una Pescara diversa, più inclusiva, più verde, più attenta all’interesse pubblico”.

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