Pescara. Non è bastato l’aumento al massimo delle aliquote sulle imposte: i conti del Comune continuano a versare in condizioni talmente pessime da far avviare la procedura di dissesto controllato.
Ne ha dato notiziaoggi il sindaco Marco Alessandrini, spiegando che l’ente “si avvia lungo il percorso impervio, ma necessario, della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cioe’ un piano di rientro” che si rende necessario dopo aver navigato in questi mesi “in un profondo, lacerante, disequilibrio finanziario”.
Alessandrini ha tenuto innanzitutto a precisare che le responsabilità per questo stato di cose arrivano dal passato. “Già da marzo 2014”, ha ricordato, “ho rivolto interrogazioni sullo stato delle finanze del Comune alla precedente amministrazione. Quando siamo andati via, a giugno 2009, c’erano 19 milioni di euro in banca, ma quando sono entrato come sindaco nei mesi scorsi c’era uno scoperto di 26 milioni”.
Il primo cittadino ha poi spiegato come ci si muoverà, in accordo con il Direttore Centrale della Finanza locale del Ministero dell’Interno: “Entro la fine dell’anno il consiglio comunale delibererà sul dissesto controllato” informando la Corte dei conti e il ministero degli Interni. Poi il Consiglio, entro 60 giorni, “dovra’ approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di dieci anni”. Le conseguenze di questi provvedimenti saranno di vario genere: “Si sospendono”, ha chiarito Alessandrini,” le azioni esecutive nei confronti del Comune, si devono ridurre le spese del 10 per cento (di 5,5 milioni in tre anni), ci sara’ un taglio del settore trasferimenti del 25 per cento (390 mila euro l’anno) e ci sara’ una riduzione delle spese del personale con la riduzione dei fondi per le risorse decentrate e la rideterminazione della dotazione organica (nessuna assunzione, dunque)”. “Inoltre”, ha detto ancora, “si possono contrarre nuovi mutui o per saldo debiti riconosciuti e pregressi o per spese di investimenti”.
Il sindaco ha assicurato che “non ci sara’ alcun innalzamento della pressione fiscale” e nell’ambito delle prestazioni di servizi “difenderemo il sociale”. Il Comune intende accedere al fondo di rotazione, un fondo governativo per gli enti locali che potrebbe consentire di ottenere 300 euro per abitante, pari ad un massimo di 35 milioni di euro, seppur la cifra esatta verrà stabilita in base all’effettiva consistenza del fondo alla presentazione della domanda da parte del Comune. Il sindaco ha parlato quindi dell’intenzione del Comune di “lavorare per la copertura dei costi dei servizi” e ha fatto riferimento alla modifica della gestione museale e alla esternalizzazione della gestione dello stadio.
Durante tutto il periodo di attuazione del piano l’Ente sarà sotto stretto controllo: ogni sei mesi il Collegio dei Revisori dovrà inviare alla Corte dei Conti una relazione sullo stato di attuazione del piano. Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, infine, potrebbe essere necessario attuare un adeguamento delle tariffe per coprire il 36 per cento dei costi. Di certo “le opere pubbliche non si potranno fare, e per l’area di risulta proviamo a coinvolgere il privato con il project financing. L’intenzione”, conclude Alessandrini, “e’ di “riconsegnare un Comune migliore”.