Bussi sul Tirino. Prosegue la battaglia legale contro l’autovelox di Bussi e le migliaia di multe elevate ad automobilisti e camionisti.
Nei giorni scorsi sono state emanate dal Giudice di Pace di Pescara, sulla scia di talune sentenze emesse dal Tribunale di Pescara in grado di appello, alcuni pronunciamenti in merito alla problematica della visibilità dell’autovelox.
A riferirle è l’avvocato Carlotta Ludovici, difensore di numerosi ricorrenti: “In particolare il GOP di Pescara, accogliendo, tra le altre, le motivazioni di illegittimità delle contravvenzioni elevate dalla Polizia Municipale del Comune di Bussi Sul Tirino relative alla mancanza di visibilità dell’autovelox, sollevate dai ricorrenti, ha statuito in maniera perentoria che sia nelle ipotesi in cui vengano utilizzati cartelli fissi che in quella in cui vengano impiegati i cosiddetti dispositivi, la segnalazione della presenza della postazione di controllo, per essere visibile, deve avere il carattere della luminosità. Quindi secondo il dettato del Giudice Onorario di Pescara, l’obbligo di legge della preventiva segnalazione della presenza del velox, non può essere assolto con l’apposizione del cartello fisso recante la semplice dicitura ‘controllo elettronico della velocità’, impiegato nel caso specifico con riferimento giustappunto all’autovelox fisso sito sulla Statale 53 nel Comune di Bussi Sul Tirino”.
“Secondo il GOP di Pescara”, prosegue la legale, “questo rappresenta un atto prodromico all’accertamento, ma l’obbligo di legge deve essere adempiuto ricorrendo all’impiego di cartelli o dispositivi di segnalazione luminosi. Quindi è stato correttamente osservato, anche sulla scorta della recente giurisprudenza di merito, che allo scopo di evitare qualsiasi pericolo di confusione per l’utenza stradale e rendere edotta quest’ultima in modo preciso ed inequivocabile, circa la tipologia dei controlli in atto, le previsioni normative impongono una diversificazione degli strumenti di avviso. Deve, pertanto, escludersi che possa farsi uso di una cartellonistica permanente collocata in modo stabile sul sedime stradale, come nel caso dell’autovelox di Bussi Sul Tirino”.
“Si tratta di un numero stratosferico di multe elevate dal Comune di Bussi Sul Tirino mediante l’utilizzo di un autovelox fisso non visibile (come statuito dalla giurisdizione di Pescara), che ancora oggi, dopo circa tre anni dalla sua installazione, continua ad assillare gli sventurati utenti della strada che si trovano sfortunatamente a percorrere la Statale 153. Tuttavia, i cittadini contravvenzionati, nella maggioranza dei casi, con tenacia e con coraggio, sono pronti ad affrontare i procedimenti di opposizione innanzi al Giudice, pur di far valere l’illegittimità del velox in questione”, conclude l’avvocato Ludovici.