Pescara, il parco in via Guelfi è stato intitolato ad Angelo Vassallo

Oggi, il comune di Pescara, ha intitolato l’area di verde di via Guelfi a Angelo Vassallo il sindaco-pescatore, ucciso a Pollica, il paese del Cilento che amministrava, il 5 settembre del 2010.

All’intitolazione del parco ha preso parte il fratello Dario Vassallo che ha iniziato la sua mattinata pescarese nell’aula magna dell’Istituto Misticoni Bellisario per un incontro dedicato alla legalità.

E’ sempre una bella giornata quando la memoria di una persona grande continua a vivere dentro una comunità – così il sindaco Marco Alessandrini prima della scopertura della targa – La scomparsa di Angelo Vassallo colpì tutti quanti perché era un sindaco che stava con la gente, che ha conquistato attenzione, stima e affetto dei suoi amministrati invitando tutti al rispetto delle regole, sfidando, fino alle estreme conseguenze, un sistema che vive alimentando minacce e paura. La sua vita ci insegna che cambiare è possibile, ma dipende da ognuno di noi: come da ognuno di noi dipende il futuro di questo parco che oggi consegniamo alla città, con l’invito a trattarlo come la propria casa, cosa che in fondo è, perché duri a lungo e sia un luogo dov’è bello e sicuro stare”.

Conosco la vostra città e la seguo da tempo grazie all’amicizia che mi lega al vicesindaco Antonio Blasioli – così Dario Vassallo – Ho visto che avete fatto tante cose e che avete un bel progetto di farne altre per cambiarla in meglio. Questo è un buon cammino, ma tutti devono contribuire, perché la città è di tutti. Non c’è migliore sfida all’illegalità che la cultura, l’appartenenza, questo è successo quando mio fratello era sindaco. Noi veniamo da una famiglia umile, i nostri genitori hanno voluto che tutti potessimo studiare per realizzarci perché erano convinti che con la cultura si va avanti. Ed è così. Sono felice per la scelta che avete fatto di intitolare ad Angelo un parco, un uomo dello stato come esempio di bella politica, ora quest’area è di tutti e ognuno deve trattarla come propria perché possa vivere a lungo ed essere rispettata per il grande valore che ha”.

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