Montesilvano, “Troppo vicino alle abitazioni”: il DogVillage finisce in Procura

Montesilvano. Il Dog Village di Montesilvano classificato come canile municipale e il sindaco Maragno viene indagato per abuso d’ufficio.

Sotto accusa l’autorizzazione sanitaria rilasciata dal Comune per la storica struttura che accoglie e cura gli animali abbandonati, l’unica autorizzata dal Comune.

Il caso è stato sollevato dall’esposto presentato in Procura, che contesta la vicinanza della struttura alle abitazioni limitrofe.

E mentre il sindaco attende di essere ascoltato, spontaneamente, dal procuratore, la presidentessa del Dog Village, Carmelita Bellini, precisa: “Tutta la struttura è stata realizzata a totale spese della nostra associazione  che ha ritenuto di donarla al Comune, per renderla finalmente un vero e proprio canile che potesse con maggiori certezze, continuare a dare tutela e ospitalità agli animali abbandonati, non solo di Montesilvano. Ecco perché  il canile comunale di Montesilvano è  denominato DogVillage ed è l’unico canile comunale autorizzato di tutta la provincia di Pescara e  uno dei pochissimi ad essere autorizzato anche come gattile, in tutta la regione. Grazie al  Sindaco Maragno, con l’autorizzazione regionale del  Canile, il Comune di Montesilvano, non solo ha ottenuto un notevole vantaggio economico, ma si è anche posto nelle condizioni di poter ottemperare alle rilevanti incombenze e compiti in tema di randagismo elencati all’art. 5 della LR 47/2013″.

“Il canile è stato autorizzato ad operare non dal Comune ma dalla Regione, su parere favorevole anche della Asl”, aggiunge Gabriele Bettoschi del Dog Village, “L’autorizzazione sanitaria del sindaco è uno dei tanti requisiti e decade  in caso venga negata l’autorizzazione regionale. Il limite dei 300 metri dai nuclei abitati”, continua Bettoschi, “indicato al comma 4 dell’art.6 LR 47/2013, che sembra essere l’oggetto d’accusa, non si applica alle strutture esistenti ed operanti , in base all’art. 30 della LR 47/2013. Tale articolo 30 fa riferimento  alle disposizioni dell’Allegato tecnico A, che a seguito del l’approvazione dell’emendamento n.19 , in occasione dell’approvazione della  R.R. 47/2013, ha sostituito la distanza dei 300 metri con la dicitura una sufficiente distanza”.

 

 

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