Pescara, allarme Wwf: “centrale biomasse Fater: 7,5 tonnellate di polveri sottili”

wwfPescara. Commissione consiliare del Comune di Pescara convocata, oggi, appositamente per discutere ed approfondire la questione della centrale a biomassa in costruzione presso la Fater di via Raiale, già autorizzata dalla Regione Abruzzo. Presenti anche gli esponenti del Wwf, critici sull’ “incredibile l’assenza di ruolo degli enti preposti sia nell’informazione dei cittadini sia nel pretendere una riduzione complessiva degli inquinanti emessi dall’azienda”.

La commissione si era già riunita la settimana scorsa e in quell’occasione il Wwf aveva sollevato una serie di questioni relative alle emissioni della centrale. L’associazione per i propri calcoli si è basata sulle tabelle ufficiali allegate alle autorizzazioni, fornite dalla stessa Fater, riguardanti i dati delle emissioni prima della costruzione dell’impianto a biomassa e quelli relativi al momento in cui sarà avviata la centrale. “In questa vicenda è di fondamentale importanza considerare due livelli”, affermano gli ambientalisti, “innanzitutto le emissioni derivanti dalla centrale a biomassa che produrrà calore ed energia elettrica, impianto che è l’oggetto dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione e dei pareri rilasciati dagli altri enti tra cui Asl e Art; poi, le emissioni complessive dell’intera azienda Fater considerando anche le altre fonti di emissione presenti in azienda (in particolare dalle linee produttive), che non erano oggetto del procedimento”. In premessa di una nota diffusa subito dopo la seduta della commissione, il Wwf “deve stigmatizzare il fatto che a tutt’oggi gli enti pubblici coinvolti, al contrario del privato, non hanno inteso fornire dati ed elaborati progettuali quando la legge 108/2001 di ratifica della Convenzione di Aarhus sulla partecipazione dei cittadini nelle questioni ambientali e il Decreto 195/2005 sull’informazione ambientale prescrivono che tutti gli enti pubblici devono proattivamente segnalare ai cittadini le informazioni sui progetti che li riguardano, anche via web. Nell’epoca della rivoluzione digitale è così difficile pubblicare sui siti di Regione, ASL, Comune, ARTA i pdf degli elaborati progettuali, delle autorizzazioni e dei pareri? Inoltre oggi la ASL presente alla commissione non ha offerto alcuna spiegazione tecnica mentre l’ARTA non si è neanche presentata, seppur regolarmente invitata a detta dei consiglieri comunali. Tutto ciò su un progetto che sta facendo parlare e preoccupare tutta l’opinione pubblica anche grazie all’impegno degli organi di informazione”.

 

Tornando alla questione delle emissioni, l’associazione ecologista evidenzia vari aspetto: “la centrale a biomassa va a sostituire 14 caldaie a metano. La nuova centrale, presa singolarmente, provoca in maniera incontrovertibile un aumento nelle emissioni per diversi parametri, in particolare Polveri sottili – per circa 7,5 tonnellate/anno – e Carbonio Organico Totale – per circa 30 tonnellate/anno. Se, invece, si prendono i considerazione i valori di emissione autorizzati per l’intero stabilimento (quindi considerando anche le linee produttive e non solo la centrale a biomassa) il parametro delle polveri sottili effettivamente diminuisce rispetto alla situazione antecedente. Bisogna però precisare che questo avviene esclusivamente per una scelta aziendale del tutto autonoma da parte del privato FATER che ha deciso di migliorare le performance emissive del resto dell’azienda, al di fuori dell’iter autorizzativo della Centrale a Biomassa che è stato valutato da Regione e vari enti pubblici. Pertanto questo miglioramento non deriva, ad esempio, da una prescrizione puntuale sul progetto di centrale da parte di chi deve tutelare in primis la qualità della vita dei cittadini (per dirla in parole povere: verificato l’aumento delle polveri della centrale, gli enti avrebbero dovuto pretendere il miglioramento in altre aree dell’impianto).

Su questo aspetto bisogna ancora chiarire un aspetto molto importante relativo alla qualità delle polveri emesse. Infatti se da un lato c’è un aumento delle polveri sottili da combustione dall’altro si diminuiscono le polveri emesse nel ciclo produttivo, le quali sono costituite quasi esclusivamente dalle cosiddette polveri di cellulosa”. “Nella commissione di oggi abbiamo registrato profonde divergenze di opinione sul punto tra il rappresentante del Mario Negri sud e i tecnici dell’azienda”, commenta ancora il Wwf locale, che “si è riservato di approfondire questa tematica perché la qualità e la granulometria delle polveri hanno grande rilevanza per stabilire i potenziali effetti sulla salute”.

“Invece un altro punto è ormai del tutto fuori discussione”, conclude la nota, “le emissioni per il parametro del Carbonio Organico Totale (COT) non solo aumentano per la Centrale a biomassa ma aumentano anche tenendo conto dell’intera azienda perché non si registrano miglioramenti su questo aspetto sulle linee produttive. L’aumento delle emissioni per questo parametro appare di circa il 30% rispetto alla situazione precedente”. Durante la commissione la Fater ha riconosciuto l’esistenza di questa criticità sollevata dal WWF e ha preso un’importante impegno nei confronti della collettività sulla riduzione delle emissioni per questo parametro. “Non è questione da poco”, è l’ultimo commento degli ambientalisti, “Ricordiamo, infatti, che il COT è un indicatore generico delle emissioni di composti organici, tra i quali vi sono potenzialmente anche sostanze estremamente dannose come gli Idrocarburi Policiclici Aromatici e i composti organici volatili.

 

L’Arta giustifica la “diserzione”. “La Direzione Tecnica dell’ARTA Abruzzo tiene a precisare che la mancata partecipazione di un rappresentante dell’Agenzia alla Commissione Ambiente convocata ieri al Comune di Pescara per discutere della centrale a biomasse dell’azienda Fater non è dovuta a “diserzione” o deliberato “silenzio” sull’argomento, bensì ad un disguido interno verificatosi nella notifica della convocazione: la nota d’invito alla riunione, infatti, è pervenuta all’ARTA venerdì 20 gennaio, giorno in cui il Direttore Tecnico Luciana Di Croce era impegnata in un incontro istituzionale fuori sede, e al rientro in servizio, lunedì scorso, a causa degli impegni nel frattempo sopraggiunti, non ha provveduto suo malgrado a delegare il tecnico competente in materia, come espressamente disposto dal Direttore generale Mario Amicone. Questa mattina il Direttore Amicone ha scritto al sindaco di Pescara Albore Mascia e al Presidente della Commissione consiliare Ambiente del Comune, Domenico Lerri, per scusarsi dell’accaduto e chiarire il malinteso”. Con questa nota, l’Arta ha respinto le accuse di “diserzione” sopraggiunte, a mezzo stampa, al proprio indirizzo dopo la mancata partecipazione alla riunione di ieri.

 

Daniele Galli


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