Rigopiano. Undici sopravvissuti, cinque corpi senza vita recuperati e tra i 19 e i 20 dispersi: è questo il bilancio attuale della tragedia dell’hotel Rigopiano. Ai due sopravvissuti recuperati all’alba di giovedì, il cuoco Giampiero Parente e il ‘tuttofare’ dell’hotel Fabio Salzetta, si aggiungono la moglie di Parete, Adriana, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di ieri, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel di Michelangelo.
Nella notte sono poi state estratte vive altre quattro persone, due uomini, Giampaolo Matrone (lievemente ferito) e Vincenzo Forti, e due donne, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.
“Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie – ha detto questa mattina il funzionario dei vigili del fuoco Alberto Maiolo – stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell’albergo che si muovono sotto il peso della neve”.
Nella serata di ieri, la prefettura di Pescara aveva fornito un elenco di cinque nomi, indicandoli come quelli che si trovavano sotto le macerie, erano stati individuati e dovevano essere estratti vivi: oltre a Matrone, Bronzi, Forti e Galassi anche Stefano Feniello, del quale al momento non ci sono notizie. Il bilancio ufficiale delle vittime è al momento salito a cinque: ai primi due corpi recuperati, quello del maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino e del cameriere Gabriele D’Angelo, si sono aggiunti quelli estratti nella notte dai soccorritori e non ancora identificati: due donne e un uomo. All’appello, infine, mancherebbero 19 dispersi: le presenze registrate in questura al momento della valanga, erano di 22 ospiti e 7 dipendenti. A questi dovrebbero aggiungersi altre persone che non erano registrate ma che erano lì e porterebbero il totale a 35.
HOTEL RIGOPIANO: SINDACO DI OSIMO SI SCUSA SU FACEBOOK
Ieri aveva postato sul suo profilo Facebook la notizia che la famiglia di Domenico di Michelangelo, agente del Commissariato osimano, era scampata alla tragedia dell’Hotel Rigopiano. Ad ore di distanza, quando solo Samuel, il figlio di 7 anni del poliziotto, risulta al momento fra i superstiti, il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni pubblica un post di scuse a nome dell’amministrazione comunale.
”Con riferimento alla comunicazione data nella giornata di ieri sulle condizioni della famiglia osimana – scrive – dobbiamo prendere atto che per ora l’unica notizia certa è che il piccolo Samuel è salvo. Scusandoci con la città e con i famigliari di Marina e Domenico per l’increscioso equivoco, generato probabilmente dalla concitazione e dalla forte emozione del momento, la nostra comunità continua a pregare senza perdere la speranza”.