Profughi a Manoppello: “Agriturismo inagibile”, chiesta l’indagine

Manoppello. È scontro tra il vicesindaco di Manoppello, Melania Palmisano, e il titolare dell’agriturismo I Calanchi, deputato ad ospitare in contrada Colle Sant’Andrea 24 migranti.

Dopo una petizione firmata da 800 residenti, si è sollevata la polemica sulla presunta inagibilità della struttura ad ospitare i profughi. “Il vicesindaco Palmisano”, riferisce il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, “a fronte delle preoccupazioni sollevate dalla popolazione, ha individuato una serie di carenze tecnico-autorizzative che a oggi non consentirebbe l’utilizzo dell’agriturismo: la mancanza di autorizzazione allo scarico da parte della Provincia, l’ipotesi di fossa a tenuta non legittima, in quanto si dovrebbe dotare di fitodepurazione o subirrigazione, il mancato deposito dell’Attestazione di Prestazione Energetica presso il competente servizio regionale, infine l’inottemperanza della legge sul superamento delle barriere architettoniche”.

Ragioni per cui il vice sindaco ha chiesto che ‘non venga rilasciato il certificato di agibilità al fabbricato in oggetto’, come da richiesta protocollata in Comune solo il 14 ottobre scorso. “L’imprenditore titolare dei I Calanchi”, prosegue Sospiri, “sostiene però che la sua struttura possiede tutte le autorizzazioni previste dalle normative: a questo punto chiediamo al sindaco di Manoppello De Luca di aprire un’indagine interna per sapere quanti posti letto ci sono nell’agriturismo e se è agibile per accogliere eventualmente 24 persone”.

Impostazioni privacy